Medici senza frontiere a Lesbo: inaccettabile la situazione dei migranti
Desta preoccupazione il primo caso di Covid-19 sull'isola
Sono 20.000 le persone accampate sulla collina intorno al campo di Moria a Lesbo. Si tratta anche di bambini, il 40%, con migliaia di minori stranieri non accompagnati. A causa della riapertura delle frontiere turche, nei giorni scorsi si sono registrati innumerevoli arrivi di profughi, per lo più di origine siriana.
Desta preoccupazione il primo caso di Covid-19 sull’isola: si tratta di una persona di nazionalità greca di ritorno da Israele.
Medici senza frontiere, presente a Lesbo, è in stato di allerta ed ha chiesto al governo greco l’evacuazione urgente di 200 bambini con malattie croniche e potenzialmente mortali come le patologie cardiologiche.
Inoltre, l’organizzazione si sta attivando anche per diffondere il più possibile e soprattutto per quanto possibile, le norme di prevenzione anti virus fra i rifugiati, ma le condizioni igienico sanitarie sono del tutto precarie.
Dall’Unione Europea, al momento, solo l’appello ad evacuare il prima possibile i casi più gravi.
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