Valpolcevera e Valle Scrivia: arriva la Casa della Salute
Accordo fra istituzioni e sindacati per la realizzazione nell’edificio ex Trucco
È stato siglato da istituzioni locali e parti sociali l’accordo per la nuova Casa della Salute della Valpolcevera e Valle Scrivia, che verrà realizzata nella sede dell’ex Istituto “Trucco” a Bolzaneto, e sulla quale è già partita la gara di aggiudicazione del progetto.
Firmatari del protocollo l’Assessorato alla Sanità di Regione Liguria, Asl3, la Conferenza Sindaci Asl3 Distretto 10, il Municipio V – Valpolcevera del Comune di Genova e le organizzazioni sindacali confederali e di categoria dei pensionati CGIL, CISL e UIL.
Con questo nuovo documento viene aggiornato il precedente protocollo, condiviso nel maggio del 2017, proprio in relazione alle nuove e favorevoli condizioni che permettono di sviluppare concretamente il percorso attuativo sulla base degli obiettivi concordati.
La nuova Casa della Salute – che sorgerà nell’edificio ex Trucco di Genova Bolzaneto acquisito da Città Metropolitana in concessione d’uso gratuita per 25 anni - costituirà un punto di riferimento per il cittadino e garantirà un’offerta completa di servizi che prevede anche l’attivazione di percorsi di cura multidisciplinari integrati tra servizi sanitari territoriali, ospedalieri e sociali.
Il progetto per la realizzazione della nuova struttura - presentato lo scorso 2 luglio – prevede il termine di 32 mesi per il completamento dell’opera.
La firma del protocollo rappresenta un esempio pilota di condivisione e partecipazione tra istituzioni e parti sociali con l’obiettivo di supportare il percorso di realizzazione. Nel documento sono infatti esplicitati, per il raggiungimenti degli obiettivi, anche ciò che verrà offerto in termini di servizi al cittadino.
Tra questi: uno Sportello unico integrato per l’assistenza sanitaria, socio-sanitaria, socio-assistenziale; Sportelli CUP; ambulatori per prestazioni di medicina specialistica e diagnostica strumentale; locali per accogliere una o più unità di Medicina di gruppo; un ambulatorio per le “piccole urgenze” (codici bianchi) per evitare il ricorso indiscriminato ai Pronto Soccorso ospedalieri; uno sportello riferito alla violenza di genere.
Il documento sottolinea anche l’importanza del ruolo e la collaborazione attiva dei Medici di Medicina Generale e dell’ATS (Ambito Territoriale Sociale) comunale.
Il Cittadino
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