Lavoro in Liguria, soprattutto nel turismo
Osservatorio su lavoro ed economia in Liguria - In collaborazione con ARMO
Secondo appuntamento con la rubrica di approfondimento in collaborazione con ARMO per illustrare ai lettori alcuni temi legati al mondo del lavoro e dell’impresa. Questa settimana il focus sulle assunzioni in Liguria.
Sono uscite in queste settimane le previsioni di personale da parte delle imprese sia a livello nazionale, che regionale e provinciale per il trimestre marzo-maggio 2024 realizzate da Excelsior-Unioncamere-Anpal; iniziativa ormai consolidata da oltre un decennio con alta affidabilità previsionale.
Vengono coinvolte a livello nazionale circa 100mila imprese articolate per settore economico-produttivo, per classe dimensionale, per regione, per provincia; le previsioni sono articolate per anno, per semestre, per trimestre, per mese quindi con il massimo dettaglio possibile. I dati vengono forniti obbligatoriamente dalle imprese compilando un format e riguardano solo i fabbisogni di personale dipendente (esclusi quindi partite iva, autonomi, consulenti ecc ) e per tutte le tipologie contrattuali. Quindi per ogni trimestre si farà il punto aggiornato della situazione ligure.
Le imprese della Liguria tra marzo-maggio 2024 prevedono di assumere nelle diverse tipologie contrattuali 41.300 persone. La selezione dei candidati ovviamente non si esaurirà in questi mesi (anche perché la ricerca di certi profili professionali sta diventando difficile); ovviamente non si conoscono il nome delle imprese; per chi è interessato ci si deve rivolgere ai centri per l’impiego delle diverse città della regione.
Prima di entrare nei dettagli delle richieste è necessario avere un quadro generale delle richieste. I principali settori produttivi che hanno in programma assunzioni sono: la Manifattura con circa 4600 richieste (11,1%); il Turismo con oltre 13mila (il 32,4%); Commercio con 5mila (il 12,8%); Edilizia-costruzioni con 3.500 unità (il 8,6%).
Altri settori (trasporti e logistica, servizi alla persona, servizi operativi, servizi avanzati e finanziari, telecomunicazioni, informatica e comunicazione ecc.) con oltre 14mila unità (il 35,2%).
Le province interessate: Genova circa 21mila unità; Savona oltre 8mila unità; Imperia circa 5mila unità; La Spezia oltre 7mila. I principali profili professionali che le imprese stanno cercando riguardano: gli impiegati, oltre 19mila; tecnici nelle diverse discipline, oltre 6mila; operai specializzati, oltre 8mila e oltre 7mila è personale non specializzato. Le richieste per titolo di studio: laurea 4.500 di cui oltre 3mila a Genova; 500 a Savona; 300 a Imperia; 400 a La Spezia; (indirizzi più richiesti: indirizzo economico 1300; sanitario-paramedico 350; ingegneria industriale 350; ingegneria civile, architettura e ing. elettronica circa 400; linguistico 100; matematico -informatico 200); diploma superiore 11.600 (principali indirizzi: indirizzo amministrativo, finanziario marketing 3500; turistico 2600; meccanico 1100..); oltre 25mila (61%) con scuola dell’obbligo o formazione professionalizzante.
Le imprese che intendono assumere sono circa il 28% del totale imprese regionali, il che significa che il 72% non assume; sul totale imprese che assumono, il 41,7% sono micro-imprese da 1-9 addetti; il 29,5% sono piccole imprese da 10-49 addetti; il 14% sono imprese medie da 50-249 add; 14% grandi imprese oltre 250 add. Edilizia, commercio e turismo operano prevalentemente con micro-piccole imprese, assorbono tra il 70-85% delle richieste mentre il restante trova collocazione nelle medio-grandi.
Va ricordato che l’indicatore dimensionale è molto importante di poter esportare, per fare innovazione e per assumere risorse di qualità con prospettive di carriera e retribuzioni più elevate; mentre la richiesta di personale con titolo di scuola dell’obbligo (personale poco qualificato) è più legata a imprese micro-piccole con processi e tecnologie produttive “povere” con basso valore aggiunto, poco innovative, prevalentemente con taglio familiare.
Facendo riferimento alla provincia di Genova sono previste circa 21mila assunzioni di cui circa 4700 unità nel settore turistico (bar, ristoranti); 2300 nella manifattura; 2000 nell’edilizia; 2600 nel commercio e 9300 in altri settori del terziario. I profili professionali più richiesti: professionisti con elevata specializzazione (tecnici 660; ingegneri 500; tecnici della salute 440); impiegati (di cui 3400 nelle diverse attività della ristorazione; 1800 attività commerciale e vendite; 650 segreteria e affari generali; 620 nell’accoglienza ); operai specializzati (di cui 1000 specializzati; 1200 nell’edilizia; 400 circa nella meccanica, manutenzione ecc ); operai non qualificati (addetti alle pulizie 2300; consegna merci 960; addetti alla manifattura 450.. ecc). Il 25% di tali richieste sono fatte da aziende micro (fino a 9 addetti); il 44% da piccole imprese (fino a 50 add) e il 21% da medio-grandi aziende. Richieste per titolo di studio: con diploma circa 2mila (contabilità, amministrazione, marketin, finanza; 1000 con indirizzo turistico; 500 nella meccanica; 500 nel socio sanitario; con laurea circa 3300 unità (di cui 950 indirizzo economico, 600 insegnamento, 300 ingegneria …).
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