Ansaldo: presentata la mega turbina GT36
Orgoglio e soddisfazione per la grande opera realizzata a Genova
Nei giorni scorsi i media hanno dato grande spazio e rilevanza alla presentazione della mega turbina GT36, costruita da Ansaldo Energia e presentata nel nuovo stabilimento di Genova Cornigliano martedì 17 novembre.
Il nuovo stabilimento Ansaldo è intitolato all’ingegner Paolo Reti, cattolico praticante, Direttore del prestigioso “Ansaldo Metalmeccanico” di Sampierdarena, attivo nella Resistenza e fucilato nella Risiera di San Sabba nell’aprile del 1945. La Chiesa Genovese è stata invitata a condividere l’evento che si è svolto presso il sito e in parte da remoto.
Ha condotto la diretta video l’Amministratore Delegato Ansaldo Energia, ing. Giuseppe Marino, e sono intervenuti l’ing. Giuseppe Zampini, Presidente Ansaldo Energia, l’ing. Nicola Monti di Edison. In collegamento da remoto il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, il Sindaco di Genova Marco Bucci, l’Amministratore Delegato CDP Fabrizio Palermo, Mons. Luigi Molinari, in rappresentanza dell’Arcivescovo di Genova Mons. Marco Tasca, mentre il Premier Giuseppe Conte ha inviato un messaggio di saluto.
A fine interventi, il momento della benedizione della turbina da parte di Don Franco Molinari, cappellano dell’azienda. Noi Cappellani del Lavoro abbiamo avuto la preziosa opportunità di seguire passo passo l’impegnativa costruzione della turbina GT36. La professionalità e la passione di tutto il personale dell’azienda rappresentano un patrimonio di ineguagliabile valore. E’ encomiabile l’opera compiuta dal Presidente di Ansaldo Energia, ing. Giuseppe Zampini, che dal 2000 ha guidato l’azienda in momenti di gravi difficoltà, certamente l’ing. Giuseppe Marino, Amministratore Delegato, saprà assicurare positivi sviluppi all’azienda stessa. La presentazione della turbina ci offre l’occasione per sollevare discretamente e per un momento il velo di riservatezza che ha sempre accompagnato il quotidiano servizio della Chiesa Genovese verso il mondo del lavoro e in particolare verso Ansaldo. L’Ansaldo è sorta nella zona della Fiumara nel 1853 e nel 1988 contava oltre 25.000 dipendenti.
Una realtà di eccellenza, ampiamente diversificata ed operativa in settori quali: elettromeccanica, elettronica di potenza, distribuzione energia elettrica, carpenteria pesante, ferroviario, super magneti e super conduttori, nonostante nel mentre avesse perso il settore nucleare in cui era leader di mercato… La nostra Città deve essere orgogliosa di ciò che è stato e di ciò che rimane di Ansaldo. Questo glorioso passato è ampiamente documentato nei tredici volumi che ne ricordano la storia, curati dal Prof. Valerio Castronovo, Editi da Laterza.
Nel 1998 l’azienda fu colpita da una grave crisi che ne segnò un forte ridimensionamento, mettendo in pericolo la sua stessa sopravvivenza. Il 17 marzo 1998 l’Arcivescovo di Genova, Cardinal Dionigi Tettamanzi, preparò una argomentata lettera indirizzata al Presidente del Consiglio e firmata congiuntamente dal Cardinal Martini, Arcivescovo di Milano, dal Cardinal Giordano, Arcivescovo di Napoli e dal Cardinal Piovanelli, Arcivescovo di Firenze.
I quattro Arcivescovi rappresentavano altrettanti territori in cui la presenza di Ansaldo era molto significativa per il tessuto produttivo di quelle aree. In essa si dice: “… leggiamo con speranza frammista a crescente preoccupazione come Arcivescovi Metropoliti delle zone interessate la vicenda Ansaldo sempre più alla ribalta della cronaca, bisognosa di scelte imprenditoriali per l’oggi e per il domani, scelte che tutti i lavoratori attendono e speriamo che siano possibili e tempestive. Accogliamo come impegnative al riguardo le dichiarazioni rese dall’Amministratore Delegato di Finmeccanica nella sede particolarmente autorevole dell’audizione parlamentare.” Sempre nel marzo 1998 la rappresentanza sindacale aziendale Ansaldo e i lavoratori si recarono in pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Guardia. Il pellegrinaggio fu presieduto dal Cardinal Tettamanzi e lo striscione da corteo delle rappresentanze sindacali fu posizionato, durante la Messa, davanti all’altare maggiore della Basilica. Il pellegrinaggio testimoniò tra l’altro l’impegno per la difesa dell’azienda dispiegato dalla Chiesa Genovese in quella occasione.
Appassionato fu anche l'interessamento del Cardinal Angelo Bagnasco, nel 2013, in difesa dell’Ansaldo affinché restasse in mani italiane. Si impegnò fattivamente in questo senso svolgendo un’opera di sensibilizzazione presso l’allora Presidente del Consiglio, Enrico Letta, coinvolgendo anche l’On. Lorenzo Basso. La Chiesa Genovese continuerà ad essere vicina ad Ansaldo Energia. Il patrimonio umano, etico e professionale dell’azienda merita attenzione e supporto da parte delle Pubbliche Istituzioni locali e regionali, in modo da rendere più agevole il superamento delle sfide che troverà sul suo cammino.
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