Catechesi nell'arte - Assunzione di Maria
Narrata nei dipinti dai grandi pittori
Le Sacre Scritture nulla ci dicono della morte e assunzione di Maria in cielo. Eppure il tema ha ispirato numerosi capolavori in varie epoche. Quali sono stati dunque i riferimenti per gli artisti? Bisogna risalire ai testi apocrifi del “Transitus Beatae Virginis”di San Giovanni apostolo o di Giuseppe d’Arimatea in cui si narra di un angelo che annuncia la morte alla Vergine, del sorriso al momento del trapasso, del trasporto del corpo fino a Cristo; a fornire dettagli iconografici agli artisti ci sono, dopo il V secolo, i testi patristici di S. Efrem, Timoteo di Gerusalemme ed Epifanio e, nel Medioevo, la “Legenda Aurea” di Jacopo da Varagine.
La dormizione è in Oriente la celebrazione mariana per eccellenza e la sua raffigurazione è adottata anche in Occidente. L'iconografia è quella di Maria sul letto di morte, circondata dagli apostoli e Cristo che regge la sua anima, rappresentata da una bimba in fasce. Lo schema dell'Assunzione è invece desunto dall'Ascensione di Cristo. Tra l’VIII e il IX secolo, Maria a figura intera, appare in un tondo, mentre è trasportata in cielo dagli angeli.
In Italia è Cimabue ad Assisi ad affiancare Dormizione e Ascensione introducendo, nella mandorla di luce, Gesù che abbraccia affettuosamente la Madre. L'affresco mostra un'ulteriore scena post-mortem di Maria dopo quelle del Trapasso e della Dormitio Virginis. La composizione si articola in fasce orizzontali, a partire da quella inferiore col sarcofago di Maria, in uno scorcio intuitivo asimmetrico, con il sudario che penzola sul bordo, e gli apostoli accovacciati, per proseguire nelle ordinate file di santi (dall'alto i patriarchi, poi i martiri e i confessori) e culminare infine nella mandorla che racchiude Cristo e Maria che reclina la testa sulla spalla del figlio, a simboleggiare il matrimonio mistico tra Cristo e la sua Chiesa.
A Siena, centro di devozione mariana, Taddeo di Bartolo introduce l’elemento di Gesù che afferra Maria, tirandola fuori dal sepolcro. Stile e iconografia si rinnovano nel più celebre capolavoro dedicato all’Assunta (1516-1518), dipinto da Tiziano per la chiesa dei Frari a Venezia. I colori accesi e il moto ascensionale della Vergine vestita di rosso portata su una nube in cielo conferiscono grande drammaticità alla composizione. Rivoluzionaria anche la scena “da sotto in su” resa con maestria prospettica dal Correggio nella cupola del Duomo di Parma (1524-1530; nella foto).
Nella foto: Parma, Cupola del duomo, Assunzione
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