Cultura
stampa

Catechesi nell'arte. La Pentecoste

Rappresentata fin dai primi secoli 

Catechesi nell'arte. La Pentecoste

Il tema della Pentecoste ha avuto una diffusione molto ampia nei cicli pittorici fino alla Controriforma, quando assume carattere autonomo. Nel Vangelo di Giovanni Gesù promette agli apostoli che il Padre manderà uno Spirito Consolatore, “un altro Paraclito”, “lo Spirito della verità che procede dal Padre” (Gv.14,16; 15,26).
Lo stesso concetto è espresso nel Vangelo di Matteo a proposito della predicazione di Giovanni Battista, “egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco” (Mt.3,11).

È dunque Cristo il personaggio principale della Pentecoste e anche da Atti 2,33 si deduce che la luce che investe gli Apostoli è emanata dal Risorto; tuttavia nelle rappresentazioni della Pentecoste il Figlio di Dio non compare mai. I raggi o le lingue di fuoco generalmente provengono da una colomba, simbolo dello Spirito Santo e talvolta assumono la forma di nastri o funi che si fermano su ciascun apostolo; raramente la colomba è sostituita dalla mano di Dio, ma a volte i due simboli possono essere riuniti.

Nel chiostro di Santo Domingo de los Silos, la colomba, affiancata da due angeli e sormontata dalla mano divina, emerge dalle nubi raffigurate da linee sinuose. In certe miniature bizantine, inoltre, lo Spirito Santo non scende direttamente sugli apostoli, ma sul trono dell’etimasia, dove sta il Libro dei Vangeli ed è da lì che scaturiscono i raggi.
L’etimasia con la colomba posta sopra il trono e i raggi di luce c’è anche nel mosaico della cupola della Pentecoste nella Basilica di San Marco a Venezia (XII secolo): attorno ci sono solo gli apostoli e fra essi Paolo, posto di fronte a Pietro.

Le rappresentazioni della Pentecoste sono presenti, dunque, già nelle miniature e nei mosaici dei primi secoli, come pure nell’arte romanica e gotica, ma si moltiplicano soprattutto alla fine del Medioevo per la fondazione della ‘Confraternite del Santo Spirito’ e dopo il XVI sec. con l’istituzione da parte di Enrico III dell’Ordine di Santo Spirito.

La fonte iconografica di questo episodio si trova negli Atti degli Apostoli e la simbologia legata al testo ha influito uniformemente sia sull’arte orientale che occidentale, tanto che non vi sono grandi differenze di rappresentazione. Iconograficamente si distinguono due tipi principali di raffigurazione a seconda se sia presente o meno la Vergine.
Nel primo caso tutti gli artisti sono concordi nell’attribuire alla Vergine il posto centrale, se non il ruolo principale, nella scena della Pentecoste.
Questa presenza può sorprendere, poiché Maria aveva già ricevuto lo Spirito Santo il giorno dell’Annunciazione e non aveva bisogno di riceverlo una seconda volta; inoltre la sua presenza non è menzionata esplicitamente negli Atti. La sola giustificazione a questa tradizione iconografica è un passaggio del capitolo precedente il racconto della Pentecoste, dove si dice che gli Apostoli, riuniti a Gerusalemme in una stanza alta, cioè nel piano principale della casa, “erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù” (At.1,14).
Per quanto riguarda la presenza di alcune donne ne troviamo testimonianza, ad esempio, nella tela della Pentecoste di Tiziano per la Chiesa della Salute a Venezia, realizzata tra 1545-1546. Si può ammettere che qui Maria, come nella scena dell’Ascensione, rappresenta la Chiesa, di cui gli apostoli sono i messaggeri. Essi formano un cerchio attorno alla Vergine che presiede l’assemblea e spesso è in piedi ed è più alta di loro, perché si vuole sottolineare la sua superiorità; sopra le loro teste plana la colomba dello Spirito Santo che lascia cadere una pioggia di fiamme o di lingue di fuoco. Subito i Dodici si mettono a parlare tutti insieme, gesticolando, perché hanno ricevuto il dono delle lingue e il Cenacolo diventa una piccola ‘Torre di Babele’; essi fanno anche ‘gesti d’allocuzione’ per indicare che stanno conversando con idiomi diversi, come nella tela di El Greco al Prado (XVII sec.), mentre Maria, che ha già ricevuto lo Spirito Santo, ha un ruolo simbolico, ma non attivo.
La rappresentazione della Pentecoste si è sempre prestata a molte interpretazioni artistiche e pittoriche, ma una di quelle più rigorose, per i suoi significati teologici, resta quella del Beato Angelico. L’Angelico, per quello che riguarda la resa pittorica, ci propone due versioni della Pentecoste, analoghe negli intenti dimostrativi e teologici, ma diverse sul piano delle soluzioni: una è la Pentecoste (1438-1446) raffigurata in uno degli sportelli dell’armadio degli argenti della SS. Annunziata di Firenze, ora al Museo di San Marco, sempre di Firenze, e l’altra facente parte del trittico dell’Ascensione, Pentecoste e Giudizio universale (1450-1455), della Galleria Corsini di Roma.
Quest’ultima, forse più completa sul piano della iconografia. In entrambe, la posizione della Madre di Gesù all’interno del Cenacolo è ieratica, frontale, solenne.
La porta chiusa, è al piano inferiore e corrisponde con la figura di Maria, in piedi in alto, nella “camera alta”, con le mani giunte, circondata dagli apostoli, in preghiera.
Essa ci fa capire molte verità sul piano teologico: che lei sia la Porta, “misterium salutis”, dischiuso anche ai gentili, porta del cielo…Si chiedeva, a questo proposito, Bonaventura da Bagnoregio: “…ma come è possibile ciò, dal momento che il Signore ha detto ‘Io sono la porta’?
Non vi è comunque contraddizione, dal momento che ogni ingresso è munito di porta, come si dice chiaramente a proposito del tempio, alla cui navata si accedeva attraverso un portale munito di battenti che si aprivano insieme…
È essa quindi la porta Bella e luminosa del vero Tempio (At 3,10) che guarda verso Oriente, la porta spalancata che invita i passanti ad entrare….” (Bonaventura da Bagnoregio, Sull’Assunzione di Maria – sermone sesto).

Ilaria Brigati

Nella foto: Beato Angelico, Trittico dell'Ascensione

Fonte: Il Cittadino
Catechesi nell'arte. La Pentecoste
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento