Il Papa all'Udienza Generale: "Cristiani autentici se ci si dona agli altri"
La catechesi nell'Aula Nervi mercoledì 21 agosto
Se si dona agli altri e non si accumula per sè, allora si è cristiani autentici. Lo ha detto il Papa nel corso dell'udienza generale nell'Aula Nervi mercoledì 21 agosto. "La comunità cristiana – ha detto Francesco - nasce dall'effusione sovrabbondante dello Spirito Santo e cresce grazie al fermento della condivisione tra i fratelli e le sorelle in Cristo. C'è un dinamismo di solidarietà che edifica la Chiesa come famiglia di Dio, dove risulta centrale l'esperienza della koinonia, parola greca che vuol dire 'mettere in comunè, essere come una comunità, non isolati, mettere in comune, partecipare, non isolarsi condividere, comunicare, partecipare".
Il Papa ha fatto poi l'esempio del volontariato: "Quanti cristiani in Italia fanno il volontariato! Questo è bellissimo, è comunione e condividere con chi ha bisogno. Così è il volontariato, le visite ai malati: sempre condividere e non cercare solo il proprio interesse!".
“Un esempio concreto di condivisione e comunione dei beni ci giunge dalla testimonianza di Barnaba”, l’esempio tratto dagli Atti degli Apostoli: “egli possiede un campo e lo vende per consegnare il ricavato agli Apostoli . Ma accanto al suo esempio positivo ne appare un altro tristemente negativo: Anania e sua moglie Saffira, venduto un terreno, decidono di consegnare solo una parte agli Apostoli e di trattenere l’altra per loro stessi. Questo imbroglio interrompe la catena della condivisione gratuita, serena e disinteressata e le conseguenze sono tragiche, fatali. L’apostolo Pietro smaschera la scorrettezza di Anania e la sua frode e gli dice: ‘Perché Satana ti ha riempito il cuore, cosicché hai mentito allo Spirito Santo e hai trattenuto una parte del ricavato del campo? Non hai mentito agli uomini, ma a Dio’. Potremmo dire che Anania ha mentito a Dio per via di una coscienza isolata, ipocrita, per via cioè di un’appartenenza ecclesiale ‘negoziata’, parziale, opportunista”.
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