Visita ad limina. Mons. Marco Tasca: «Diocesi liguri in cammino e in dialogo»
All'attenzione del Pontefice le problematiche del lavoro e la condizione dei giovani
Di ritorno dalla Visita ad limina, svoltasi la settimana scorsa in Vaticano e che ha vissuto insieme ai confratelli Vescovi della Conferenza Episcopale Ligure, Mons. Marco Tasca ha rilasciato la seguente intervista:
Eccellenza, come si è presentata la Chiesa della Regione Ecclesiastica Ligure in questo incontro con Papa Francesco?
Innanzitutto vorrei sottolineare quanto questa settimana sia stata un momento molto bello di condivisione per noi Vescovi: abbiamo pregato insieme, consumato i pasti insieme, dialogato. Abbiamo condiviso e riconosciuto il grande lavoro che hanno fatto le nostre Chiese per preparare questa ‘visita ad limina’, nonostante i tempi un po’ stretti.
La nostra è una regione ecclesiastica che presenta un certo benessere, segnato però da un diffuso individualismo; stiamo vivendo un momento di grande effervescenza anche se con gli annessi problemi che conosciamo bene, specialmente nel mondo del lavoro, che abbiamo presentato nei Dicasteri e da un disagio soprattutto nella fascia di età del mondo giovanile che non emerge in maniera eclatante, ma che è presente.
La Liguria è una terra che vive più di altre realtà regionali il problema della denatalità e quello dell'invecchiamento della sua popolazione. Quale pastorale mettono in campo le Chiese della Regione Ecclesiastica Ligure?
Le Chiese della nostra Regione Ecclesiastica hanno la grande grazia del volontariato e di persone, soprattutto anziane, che operano per il bene del prossimo: penso ad esempio ai Centri di Ascolto che sono vitalizzati da persone che hanno già una certa età; credo che sia un modo molto bello e coinvolgente quello di mettere in campo questa possibilità, in maniera che anche i nostri anziani possano sentirsi parte di una comunità, sentirsi a servizio e di sentire che la loro esperienza e la loro vita è a beneficio di tutta la comunità.
Un altro elemento che mettiamo in campo è la benedizione alle famiglie, che significa andare a trovare persone magari anziane e stare con loro e condividere la loro vita. Un terzo elemento per il quale siamo chiamati a crescere è farci di più promotori di una politica per la famiglia: credo sia un tema per il quale valga la pena mettere insieme le forze per affrontare e per dare una linea alla guida alla famiglia che è di estrema importanza.
L'intervista completa è pubblicata su Il Cittadino N. 7
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