Conferenza delle Chiese europee: conclusa la XV assemblea generale
Nel messaggio finale l'invito alla testimonianza, alla giustizia e all'accoglienza
“Ci impegniamo a essere costruttori di ponti attraverso il potere trasformante della fede” e attraverso un impegno rinnovato su tre fronti: testimonianza, giustizia e ospitalità: è quanto si legge nel messaggio finale diffuso al termine della XV assemblea generale della Conferenza delle Chiese europee (Kek) che si è svolta a Novi Sad, in Serbia, dal 30 maggio al 7 giugno, riunendo 450 delegati di 116 Chiese diverse.
“Dove molti sperimentano una perdita di dignità, sfruttamento, miseria e abuso di potere. Dalle rive del Danubio a Novi Sad, dove i ponti furono distrutti in un conflitto e ricostruiti in pace, ci siamo uniti in preghiera. Abbiamo condiviso la nostra sete di giustizia; la nostra profonda preoccupazione per le persone, per il nostro continente, per il nostro mondo”.
Nel messaggio si legge ancora che “testimoniare Cristo all’Europa oggi significa essere una comunità inclusiva e valorizzare i giovani che sono il nostro presente e non solo il futuro”. Ancora, è forte il richiamo all’impegno per la “la riconciliazione e la risoluzione pacifica dei conflitti” e a mettersi in ascolto di “coloro che non hanno voce o si trovano ai margini delle nostre Chiese, delle nostre comunità e del nostro mondo”.
In conclusione, le Chiese hanno espresso chiaramente l’impegno all’accoglienza dei rifugiati e degli stranieri di tutte le fedi.
Sir
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