50a Giornata della Terra. Il Papa: "Abbiamo bisogno di una conversione ecologica"
La casa comune, se deteriorata dall'uomo, dà risposte molto brutte
Nella 50° Giornata della Terra Papa Francesco, nella sua udienza del mercoledì trasmessa in streaming, ha rivolto un appello molto forte: “Abbiamo peccato contro la terra”. “La terra non perdona. Se noi abbiamo deteriorato la terra, la risposta sarà molto brutta”, ha detto Francesco; “Queste tragedie naturali sono la risposta della terra al nostro maltrattamento”.
La “casa comune”, ha sottolineato il Papa, è stata deteriorata dall’azione dell’uomo: “L’abbiamo inquinata, l’abbiamo depredata, mettendo in pericolo la nostra stessa vita”.
La Giornata Mondiale della Terra, secondo il Papa, nasce dall’azione e dalla presa di coscienza di tanti che, di fronte a tanto deterioramento, provano a organizzarsi per imprimere un cambio di direzione.
“Abbiamo bisogno di un modo nuovo di guardare la nostra casa comune. Intendiamoci: essa non è un deposito di risorse da sfruttare”: la terra, ha detto il Papa, “esprime la potenza creatrice di Dio nel plasmare la vita umana e nel far esistere il mondo insieme a quanto contiene per sostenere l’umanità”.
“Nel celebrare oggi la Giornata Mondiale della Terra, siamo chiamati a ritrovare il senso del sacro rispetto per la terra, perché essa non è soltanto casa nostra, ma anche casa di Dio”.
Sulla scia del Sinodo per l’Amazzonia, il Papa ha fatto riferimento ai popoli originari, ancora capaci di contemplare e curare la terra.
“Abbiamo bisogno di una conversione ecologica che si esprima in azioni concrete”: “Come famiglia unica e interdipendente, necessitiamo di un piano condiviso per scongiurare le minacce contro la nostra casa comune”.
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