Lutto nel mondo del ciclismo: addio al grande Felice Gimondi
Colpito da un malore. Aveva 77 anni.
Felice Gimondi, il grande campione di ciclismo, è morto venerdì 16 agosto per un malore mentre faceva il bagno nelle acque di Giardini Naxos, vicino Messina. L'ex grande campione del ciclismo italiano avrebbe compiuto 77 anni il prossimo 26 settembre. Un campione completo, capace di fare la differenza in montagna, nelle volate, in fuga, nelle prove a cronometro. In carriera riuscì a vincere tutti e tre i Grandi Giri: uno dei sette corridori a riuscire nell’impresa. Trionfò al Giro tre volte (1967, 1969 e 1976), Tour (1965) e Vuelta (1968). Il suo ultimo Giro d'Italia lo corse nel 1978, l'ultimo vinto fu quello del 1976 ma in carriera i suoi successi hanno superato il centinaio, 118 per la precisione le vittorie da professionista nonostante l'ingeneroso soprannome di 'eterno secondo' che qualcuno gli aveva dato per il suo lungo duello con il 'cannibale', Eddy Merckx. Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto ricordare la figura di Gimondi esprimendo in una nota "il suo cordoglio e ricordandone i tanti successi che hanno dato prestigio all'Italia nello sport e il suo stile di grande valore nel comportamento sportivo e umano".
Dopo il ritiro Gimondi fu direttore sportivo della Gewiss-Bianchi nel 1988, e successivamente, nel 2000, presidente della Mercatone Uno-Albacom, la squadra di Marco Pantani.
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