Centro Sportivo: verso la ripresa di tornei e attività
Molte le società che si stanno riorganizzando nonostante i limiti
Quest’estate ci siamo esaltati per i successi degli atleti italiani a Tokyo, Olimpiadi e Paralimpiadi, per la vittoria della nazionale di calcio, per i titoli europei,maschile e femminile, nel volley.
Sono stati momenti importanti, “iniezioni adrenaliniche di ottimismo, per una ripresa dell’intero “sistema Paese”, anche del settore sportivo, fiaccato dall’emergenza Covid.
Le medaglie, i titoli sui giornali, articoli che a volte debordavano nella dolciastra retorica, non possono però esimerci dall’osservazione della realtà, tutt’altro che rosea, dell’attività di base. Sono motivazioni, stimoli, che spronano decine e decine di dirigenti sportivi sul territorio, impegnati sul campo, a non arrendersi, anzi a triplicare l’impegno, a fare sacrifici economici. Persone che aguzzano l’ingegno per inventarsi nuove soluzioni, per fare in modo che non si disperda il patrimonio umano, giovanile ma non solo, che fa sport. Sul territorio ci sono tante società sportive che provano letteralmente a fare “miracoli “per proseguire l’attività di base. Un esempio concreto è il calcio giovanile del CSI di Genova: fra metà maggio e giugno sono stati organizzati 5 tornei,98 partite disputate, con un vero “ gioco di squadra”, nonostante l’emergenza legata al coronavirus, per fare in modo che i ragazzi tornassero a giocare a pallone.
Anche il settore basket del Centro Sportivo di Genova ha avuto buoni risultati con l’attivazione, per la prima volta nella storia, di un torneo Open.
Quest’anno, nonostante il vaccino, la situazione per lo sport di base, essenziale per la crescita della persona e come strumento per la salute ed il benessere sociale, resta però estremamente complessa. In vista della stagione 2021-22 è bello però sottolineare la resilienza ma anche la vitalità, la voglia di scommettere, nonostante tutto, sul futuro di diverse società affiliate da poco o da molto tempo al CSI. Le citiamo un po’ a caso, scusandoci se dimentichiamo qualcuno, come bellissimi esempi da seguire.
Per il calcio giovanile, da sempre settore trainante del comitato di Genova del CSI, ricordiamo CDM Futsal, Vecchio Castagna, Fulgor, Sei Sport Assarotti, S. Giovanni Battista Sestri Ponente, San Siro Struppa, S. Desiderio, La Salle, Marcelline.
Tutto bello quindi? Non proprio. Purtroppo alcune realtà, legate soprattutto a parrocchie, sono sparite. Altre sono state assorbite da società più strutturate con la perdita però di valori ed identità.
Come ha ricordato recentemente il presidente nazionale del CSI Vittorio Bosio: “Sembra che davvero in pochi abbiano piena consapevolezza del nostro meraviglioso mondo, con il rischio che l’indifferenza lasci spazio a proposte e leggi che, senza volerlo, finiscono purtroppo per distruggere il terreno di coltura dello sport di base”.
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