La parola

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Il commento alla seconda lettura della Liturgia della Parola

La gioia è l'autentica dimensione di fondo della vita dell'uomo che ha la certezza che “il Signore viene”. L' intervento di Dio nella storia del mondo - quotidianamente e in circostanze eccezionali - è indubbio.

Penitenza, purificazione, conversione sono le premesse indispensabili alla esperienza della gioia: tanto più intensa quanto più macerante è l'attesa.

È Dio che salva l'uomo. Una salvezza che è ritorno - vissuto nella gioia - da una condizione di schiavitù.
L'uomo non ha che da accettare di essere salvato, di coinvolgersi in questo ritorno, durante il quale è chiamato ad operare un capovolgimento radicale del proprio comportamento: da schiavo dei propri vizi a uomo libero, dalla pigrizia spirituale all'avventura della virtù.