Venezia: premiato 'Terraferma'
La Giuria di Venezia 68, presieduta da Darren Aronofsky e composta da Eija-Liisa Ahtila, David Byrne, Todd Haynes, Mario Martone, Alba Rohrwacher, André Téchiné, ha deciso di assegnare il Leone d’oroper il miglior film a Faust di Aleksander Sokurov (già vincitore del Signis di quest'anno) e il Leone d’argento per la migliore regia a Shangjun CAI per il film Ren Shan Ren Hai (People Mountain People Sea). Emanuele Crialese vince il premio speciale della giuria con Terraferma, mentre la Coppa VolpiI per la migliore interpretazione maschile va a Michael Fassbender, protagonista di Shame di Steve Mcqueen, quella per la migliore interpretazione femminile a Deanie YIP, co-protagonista del film Tao Jie (A simple life) di Ann Hui.
Con "Terraferma" Crialese torna a raccontare una storia sospesa tra realtà e sogno, tra immagini neorealiste e immagini oniriche, una vicenda ambientata in un'isola del mare nostrum in cui, insieme ad orde di turisti pronti alle vacanze, si affacciano di tanto in tanto barconi della disperazione che portano con sé uomini, donne e bambini alla ricerca di una nuova vita. Nel rigore della forma e dell'esecuzione, Crialese traduce in termini cinematografici le ferite dell'immigrazione e delle politiche migratorie, invertendo la rotta ma non il miraggio del transatlantico di "Nuovomondo" (dove si raccontava l'immigrazione italiana in America).
Dentro i formati allungati e orizzontali, in cui si colloca il suo mare silenzioso, " Terraferma" trova la capacità poetica di rispondere alle grandi domande sul mondo.
Tra i tanti film presentati in concorso e fuori concorso al Festival di Venezia un tema emerge con grande forza: quello dell'immigrazione.
Il filo conduttore che sembra guidare, infatti, le pellicole, soprattutto italiane, presenti in Laguna è proprio quello del confronto/scontro con l'altro, il diverso che proviene da altri Paesi e che viene vissuto come minaccia, con paura, sospetto, diffidenza oppure con apertura, solidarietà, voglia di relazionarsi.
Terraferma" di Emanuele Crialese, "Cose dell'altro mondo" di Francesco Patierno, "L'arrivo di Wang" dei Manetti Bros e "Io sono Li" di Andrea Segre sono quattro film italiani proiettati al Festival che hanno per oggetto proprio il tema dell'immigrazione e le relative problematiche
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