Mistero a Crooked House

Regia di Gilles Paquet-Brenner. Interpreti principali: Glenn Close, Terence Stamp, max irons, Gillian Anderson, Stefanie Martini. Durata 105 minuti.

La facoltosa Sophia Leonides, ingaggia un investigatore privato che aveva conosciuto al Cairo, Charles Hayward, per indagare sulla morte del nonno Aristides Leonides. Charles accetta anche con l'intento di chiedere a Sofia, una volta risolto il caso, di sposarlo. Giunto a Crooked House il detective si accorge però che tutti sono sospettabili, compresa Sofia.

Il regista francese Gille Paquet-Brenner, di cui molti avranno visto il suo film ad oggi più conosciuto “La chiave di Sara” , non è nuovo alle atmosfere da brivido; con Crooked House si cimenta con uno dei libri che la stessa Agatha Christie amava di più e tradotto in Italia con il titolo “E' un problema”, uno di quei suoi gialli senza la presenza di Poirot o di Miss Marple. Sono ormai decenni che si continua a trasportare i libri della scrittrice al cinema o in teatro (si pensi che “Trappola per topi” è stato replicato ogni sera dal 1952 ad oggi ininterrottamente) eppure gli spettatori non danno segno di noia...anzi! Sarà forse per quell'atmosfera da vecchio stile britannico, tra vecchie dimore, tè e pasticcini e dove il male viene (quasi) sempre sconfitto. In questo caso il regista dirige bene la coralità della narrazione, dando ad ogni personaggio grande rilievo e senza dimenticare l'ambientazione sociale dell'epoca, come in “Gosford Park”, d'altronde lo sceneggiatore è lo stesso di “Dowton Abeey”; inoltre, sebbene si tratti di un giallo classico si aggiunge all'atmosfera, in modo impercettibile ma ineluttabile, un elemento di distorsione, di allucinazione, in coerenza con “crooked- storto”, creando suspence fino alla risoluzione del caso.

L'interpretazione è retta da un cast davvero di grande livello.

Mariangela Grilli