Le novità di febbraio al cinema
Tra gli altri 'Il ladro dei giorni' e 'Dolittle';
Presentato in anteprima alla 14a Festa del Cinema di Roma, è in sala dal 6 febbraio “Il ladro dei giorni” di Guido Lombardi, road movie sul rapporto padre-figlio dal romanzo dallo stesso regista. Guido Lombardi si imposto all’attenzione del pubblico con il suo folgorante “Là-bas. Educazione criminale” alla 68a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia, dove ha ottenuto il premio Leone del Futuro. Ora con “Il ladro dei giorni” si confronta con esistenze schiacciate tra giustizia e criminalità, bene e male. Protagonista è Salvo (Augusto Zazzaro), bambino di dieci anni cresciuto con gli zii perché orfano di madre e con un padre, Vincenzo (Riccardo Scamarcio), dietro alle sbarre. Un giorno l’uomo esce di prigione e si presenta dal figlio, invitandolo a passare qualche giorno con lui. Salvo è spaventato, perché non ricorda nulla di quel padre, non lo riconosce; reticente, accetta comunque di mettersi in viaggio con lui. È l’inizio di una seconda opportunità. La via della delinquenza però non ammette sconti ed entrambi sono chiamati a confrontarsi con il passato. Tema importante quello scelto da Lombardi (e più volte visto anche sullo schermo), la narrazione non risulta però sempre compatta e convincente. Dal punto di vista pastorale, “Il ladro dei giorni” è un film complesso, problematico e certamente adatto per dibattiti.
Dal dramma alla commedia con “Dolittle”, uscito nelle nostre sale dal 30 gennaio. Si tratta del nuovo adattamento cinematografico dalla saga di romanzi del britannico Hugh Lofting. Già nel 1967 era uscita un film con Rex Harrison, “Il favoloso dottor Dolittle”, ma la storia è tornata alla ribalta principalmente negli anni Novanta-Duemila con Eddie Murphy in “Il Dottor Dolittle”. Ora Stephen Gaghan, già vincitore di un Oscar per la sceneggiatura di “Traffic” nel 2001, si è cimentato in una nuova versione scommettendo su una confezione formale molto patinata, dai suggestivi effetti speciali, e puntando tutto sul coinvolgimento di Robert Downey Jr. come protagonista. Il risultato? Un racconto fiabesco pensato per un pubblico di bambini e famiglie giocato sulla linea narrativa di stampo avventuroso-educational alla “Belle & Sebastien” (2014). Film dalla narrazione scorrevole e coinvolgente, ma fin troppo prevedibile. Temi centrali: il valore dell’amicizia, il rapporto uomo-animale e il ritrovare il passo giusto con la vita. Dal punto di vista pastorale il film è consigliabile e semplice.
Ancora una commedia, ma di taglio sofisticato, segnata da una pungente critica sociale. Parliamo del francese “Alice e il sindaco” di Nicolas Pariser con un sempre bravo Fabrice Luchini. Il film si domanda come la politica di oggi possa ritrovare il contatto con la realtà, riuscire a dare risposte ai bisogni della comunità.
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