L'ultima ruota del carro

Interpreti: Elio Germano (Ernesto), Ricky Memphis (Giacinto), Alessandra Mastronardi (Angela), Virginia Raffaele (Mara).

Roma, negli anni '60: il piccolo Ernesto aiuta suo padre tappezziere; lo troviamo poi più grande a fare il cuoco in un asilo, ma un errore nel suo lavoro fa sì che venga licenziato. Così, insieme all'amico Giacinto diventa traslocatore, poi autista e altro; intanto si sposa con Angela e diventa padre. Arriviamo agli anni '80, il vecchio amico di Ernesto, Giacinto, inizia a frequentare il mondo della politica e si trasferisce a Milano; anche Ernesto viene coinvolto nel mondo non sempre limpido di Giacinto. Il regista ha spiegato di avere un amico, sessantenne, di nome Ernesto, che aveva fatto il cuoco in un asilo (compare nel film nella parte di un sacrestano); da qui l'idea di farne il personaggio che attraversa la storia della società italiana, dagli anni Sessanta ad oggi. Sul tema degli ultimi decenni si erano già cimentati Marco Tullio Giordana con "La meglio gioventù" e Ettore Scola con "C'eravamo tanto amati". La parte migliore del film di Veronesi non è quella basata sulla cronaca politica, bensì quella che riflette sul quotidiano, in cui si rispecchia la normalità della vita di Ernesto, personaggio incapace di cinismo e cattiveria, nonostante gli avvenimenti e le situazioni in cui si trova immerso. Meno efficace appare il ritratto sociale e politico dell'Italia degli ultimi anni, non riuscendo, il regista, a scalfire la superficie di molti luoghi comuni; decisamente più riusciti e profondi sono invece i momenti in cui la narrazione vira verso il melodramma ed Ernesto diventa l'emblema di tutti coloro che non perdono mai di vista alcuni valori fondamentali, mai barattabili, importanti anche se rimangono al di fuori della cronaca. "L'ultima ruota del carro" è un'opera dignitosa, sebbene non sempre in equilibrio, fatto di luci ed ombre e che richiede un pubblico preparato; è senz'altro interessante, per i temi trattati, che vanno dalla famiglia alla società politica e alla storia. L'opera ha aperto, fuori concorso, l'ultimo Festival del cinema a Roma.