Chiamatemi Francesco
Grande attesa per il film di Daniele Lucchetti “Chiamatemi Francesco”. Sono settecento gli schermi che il 3 dicembre ospiteranno finalmente l’opera che ripercorre la vita di Papa Bergoglio: un vero e proprio entusiasmo ha permeato l’attesa e gli sforzi per la diffusione di una pellicola che coinvolge le Sale della Comunità e che il 1 dicembre verrà data in anteprima mondiale in Vaticano. Il regista (“Mio fratello è figlio unico”, “La scuola”) esplora la vita di Jorge Bergoglio, figlio di emigrati italiani in Argentina, dalla vocazione alla sua azione pastorale tra le strade di Buenos Aires, passando attraverso il periodo della dittatura, fino al 13 marzo del 2013, quando viene chiamato a guidare la Chiesa cattolica di tutto il mondo. Un racconto che contiene gioia e momenti di commozione pur non cadendo mai nel patetico. Non manca il periodo della dittatura e, come scrivono i responsabili Acec proprio questa vicenda “è incorniciata dall’imminente conclave e dalla voce narrante di Jorge Maria Bergoglio invecchiato che racconta la sua “prima” e “seconda” vita”. (Proprio per questo aspetto legato a quella terribile fase storica del paese del Papa, alcune immagini, pur non essendo mai invasive o gratuite, rendono la visione del film non adatto ai bambini). Più di tutto emerge la figura di un uomo e di un prete con i suoi errori, le sue speranze, le sue amicizie, i pericoli che ha attraversato e le sue scelte. Emerge la figura di un prete e poi una guida dotata di un carisma che colpisce anche coloro che appartengono ad altre confessioni o che si dichiarano non credenti. Sicuramente è un film che trasmette un forte senso di speranza.
Interpretato da Rodrigo de la Serna e Sergio Hernandez, “Chiamatemi Francesco” sarà proiettato in tutte le Sale della Comunità a Genova, nelle Sale San Paolo e al Don Bosco, al Cinema Paradiso a Bogliasco, al cinema Monsignor Macciò a Masone, nel Parrocchiale di Casella.
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento