Parole di pace
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I bambini della pace: i nostri più grandi maestri di vita

Rubrica a cura della Federazione Settimanali Cattolici di Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta con AdG Agenzia Giornali Diocesani

In occasione del grande Giubileo del 2000, tutti gli abitanti della terra decisero di emigrare in un mondo di aria pulita, di cieli limpidi e soprattutto di pace. Una carovana infinita si avviò verso Cieli nuovi e Terre nuove. Dietro la fila degli adulti, un nugolo di ragazzi di tutti i colori, di tutte le età andava e veniva, giocava a rimpiattino, senza perdere la strada. Intanto, se un vecchio era stanco, i ragazzi intrecciavano le mani e lo portavano ridendo sulla “seggiola del papa”. Se un ragazzo si sbucciava un ginocchio, lo prendevano in spalla. Se una nonna si sedeva sfinita, la prendevano a braccetto. Dopo 70 settimane di cammino, gli adulti arrivarono in vista dei Cieli nuovi. Ma sulla porta un angelo disse: “Entrerete solo se qualcuno conosce la frase che contiene l’eterna legge del grande Giubileo”. Cominciarono a recitare i Comandamenti, le leggi del Corano, i precetti buddisti, ma nessuno ricordava... Arrivarono i bambini e Jonathan disse per tutti: “Per rinnovare il mondo, ogni 50 anni, l’umanità si impegna a: - Far riposare la terra e disintossicarla dall’inquinamento delle armi, dell’odio, dell’egoismo - Liberare i bambini resi schiavi dal lavoro. - Rimettere i debiti ai paesi impoveriti. L’angelo sorrise e consegnò la Terra Nuova alla responsabilità dei bambini.

Io sono don Silvio, il mago Sales ed ho dedicato la mia vita ai bambini del mondo regalando loro sorrisi e ricevendone in cambio grandi insegnamenti di vita. Papa Pio XII ha avuto il coraggio di dire che i bambini sono i nostri più grandi maestri di vita. "I bambini devono essere molto indulgenti con le persone più grandi", diceva il Piccolo Principe alla volpe, perché arrivano prima degli adulti a capire che la “pace” non è una semplice parola, ma un cammino da percorrere per essere e sentirsi felici.

I bambini hanno un proprio modo di vedere la pace, ed io ho pensato che la cosa migliore da fare per saperlo è chiedere direttamente a loro cos’è la pace!

Dopo aver parlato con loro ed aver presentato come sia complessa la vita dei loro coetanei che vivono in situazioni di guerre e conflitti tribali, ho raccolto queste loro considerazioni.

Il progetto è stato proposto a bambini della scuola elementare.

“Per me la pace è un sentimento forte che ogni persona possiede dentro di sé!”

“Io mi sento in pace quando gioco con i miei compagni, quando gioco con il mio cane, quando ascolto la musica, quando guardo il panorama, quando visito dei posti interessanti, quando sogno, quando dormo, quando gioco, quando creo, quando disegno e quando sto vicino ai miei genitori”. “Quando sto a galla nella vasca da bagno”. “Quando guardo i raggi del sole e quando guardo il gatto che dorme”. “Quando sono sola sentendo il fruscio delle onde del mare ed il verso dei gabbiani”. “Io mi sento in pace quando sono tranquillo, guardando il cielo e quando sono al mare sentendo durante il tramonto o il mattino il sottofondo delle onde. Quando rispetto gli altri”.

Frasi stupende, soprattutto perché sono prive di doppi sensi e di inutili intercalari come “effettivamente”, “assolutamente” che annullano la sincerità del messaggio.

I bambini sono propri i nostri più grandi maestri di vita.

Fonte: Il Cittadino
I bambini della pace: i nostri più grandi maestri di vita
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