La Camera approva l'assegno unico per il figlio
Per ciascun figlio a carico
Nei giorni scorsi la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge-delega (noto come Del Rio-Lepri dai nomi dei deputati che nel 2018 hanno preso l’iniziativa parlamentare) in virtù del quale il governo dovrà istituire l’assegno e una serie di altre misure per favorire la natalità, sostenere la genitorialità e promuovere l’occupazione, soprattutto femminile. L’approvazione è avvenuta praticamente all’unanimità.
La riforma comporterà uno stanziamento di 6/7 miliardi.
Nel dettaglio, l’assegno andrà ad ogni figlio a carico e modulato sulla base della condizione economica del nucleo familiare.
I benefici derivati dall’assegno decorrono a partire dal 7° mese di gravidanza. In caso di disabilità del figlio, l’importo dell’assegno è maggiorato.
Soddisfazione è stata espressa dal Forum Famiglie attraverso il suo presidente nazionale Gigi De Palo: "si allarga la platea a giovani e partite Iva, cioè a chi fa i figli oggi. Ma ribadiamo che nessuno dovrà prendere un centesimo di meno rispetto a quanto prende ora. L’assegno unico-universale è fondamenta su cui costruire il Family Act e una politica seria per la natalità. È la prima parte della riforma fiscale che proverà a mettere fine alla discriminazione fiscale delle famiglie italiane”.
La ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ha manifestato soddisfazione per l'approvazione: "Abbiamo voluto che fosse universale, per tutti i bambini. Unico, perché occorre più semplificazione. Stabile, ogni mese fino ai 21 anni, perché i ragazzi sono il nostro futuro da proteggere e accompagnare".
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