Economia verso la recessione?
Mentre il prezzo del gas vola, si cerca di ridurre la dipendenza da Mosca
Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell in occasione del suo discorso a Jackson Hole ha confermato la gravità della situazione economica: "Gli aumenti porteranno dolore all'economia, ma non è il momento di fermarli", "Stiamo facendo passi rapidi e decisi per tenere ancorate le aspettative di inflazione. Continueremo finchè saremo certi che il lavoro sia concluso. Ristabilire la stabilità dei prezzi richiederà di mantenere una politica restrittiva per qualche tempo: la storia avverte sui rischi di allentarla troppo presto".
Powell, con un brevissimo intervento di pochi minuti, ha voluto evitare di ripetere lo stesso errore commesso l'anno scorso sulla transitorietà dell'inflazione e confermare con risolutezza che una prospettiva di riduzione dei tassi di interesse è molto lontana nel tempo.
I mercati, dopo il discorso di Powell, che ha anticipato anche senza dirlo un ulteriore aumento dei tassi dello 0,75% in occasione della prossima riunione del Board che si terrà il 20 e 21 settembre, hanno reagito negativamente con un forte calo delle borse mondiali ed anche il Bond decennale tedesco ha visto salire il rendimento al 3,36% rispetto al giorno precedente quando si era fermato a quota 1,38% mentre i Btp italiani hanno raggiunto un tasso del 3,75% ai massimi da due mesi ed in netto rialzo rispetto al 3,55% della vigilia.
In Europa l'indice di riferimento del prezzo del gas ha ormai superato i 350 euro al megawattora toccando un livello che mette a rischio la sopravvivenza di molte imprese e rischia di portare sotto il livello della povertà tante famiglie senza che esista una reale possibilità di mettere un freno alla sua corsa nonostante gli interventi portati avanti dal governo Draghi per ridurre la dipendenza da Mosca con una maggiore importazione di gas dall'Algeria e attraverso il Tap e la messa in campo di nuovi rigassificatori anche se i problemi nati a Piombino, che dovrebbe ospitare una nave dotata di un impianto per la lavorazione del gas liquefatto che viaggia via nave che andrebbe ad aggiungersi ai tre impianti già in attività, fanno temere che si rivelerà molto difficile e lungo riuscire ad attivare nuovi impianti mentre sarebbe necessario agire con la massima tempestività per prepararsi ad affrontare l'inverno che è alle porte. I mercati finanziari, ed in particolare gli investitori esteri ed i fondi speculativi hedge, hanno ricominciato a scommettere contro l'Italia con volumi che non si vedevano da 14 anni, come confermato dal Financial Times che citando elaborazioni dell'agenzia Standard & Poors ha sottolineato che ci sono almeno 39 miliardi di euro puntati sui titoli del Tesoro italiani nella convinzione di un prossimo deprezzamento. Il timore generalizzato è che il nostro paese non riesca ad affrontare, anche a causa dell'assurda crisi politica in cui è stato trascinato dai partiti.
Purtroppo i segnali che arrivano dal paese destano ulteriori preoccupazioni, con il presidente dell'Istat Giancarlo Blangiardo che prevede che nel 2070 solo per effetto del calo demografico il Pil dell'Italia si contrarrà del 32% avvertendo: "Oggi è di circa 1800 miliardi di euro, tra cinquant'anni avremo circa 1200 miliardi, cioè 600 miliardi in meno" con i residenti in Italia che all'inizio dell'anno sono scesi a 58,87 milioni con un calo di 1,3 milioni rispetto al 2014 e con una previsione a dieci anni di una ulteriore diminuzione di 1,2 milioni di persone, tra trent'anni di 5 e tra cinquanta di oltre 11 milioni.
Il rischio per il nostro paese è quello di precipitare in una crisi simile a quella affrontata dalla Grecia, che solo ora dopo 12 anni è riuscita ad uscire dalla tutela della Commissione europea del Fmi e della Bce senza peraltro capire bene neppure il perchè, costretta ad affrontare sacrifici enormi che hanno portato a risultati molto modesti, con un Pil calato di un terzo rispetto al 2008, un debito pubblico stellare al 190 % e la povertà e la disoccupazione, in particolare quella giovanile, ai massimi dell'Ue.
E' necessario che in occasione della prossima tornata elettorale i cittadini vadano a votare ed impongano, con il loro voto, alle forze politiche di agire con serietà e determinazione per evitare altre sofferenze al paese.
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