"Un voto un pasto", successo per l'iniziativa benefica di Coop Liguria

Lo scorso venerdì 20 settembre alla Sala Quadrivium, alla presenza dell’Arcivescovo, Coop Liguria ha voluto ringraziare tutti i soci che, votando il bilancio, hanno aderito all’iniziativa "Un voto un pasto" permettendo così di donare oltre 71.500 euro alle circa 70 associazioni con cui collabora continuativamente. Fra queste c’è anche Caritas.

Da cinque anni la Cooperativa trasforma in solidarietà il voto dei Soci sul bilancio, donando alle associazioni 5 euro (cioè il valore di un pasto) per ogni voto espresso dai soci stessi.
Quest’anno, la partecipazione al voto è stata davvero straordinaria e il contributo da devolvere ha superato i 136.000 euro: di questi, 71.500 sono andati alle associazioni e 65.000 hanno finanziato micro-progetti specifici a finalità sociale, sempre sul tema del contrasto alla povertà.

Caritas, San Vincenzo, Spes Auser, ACLI, USEI, Comunità di Sant’Egidio, Music for Peace sono fra le associazioni che hanno ricevuto le donazioni.
Roberto Pittalis, Presidente Coop Liguria, ha espresso soddisfazione per i risultati di questa iniziativa, che premia la partecipazione dei soci rendendo tangibile il loro voto al bilancio e traducendolo in azioni benefiche per chi ha bisogno: «Dopo la fine della pandemia i bisogni non sono cresciuti e anzi sono in aumento».

L’iniziativa di Coop è andata via via crescendo nel tempo, e in tre anni ha raccolto 340.000 euro.

Nell’occasione, Caritas diocesana ha presentato i dati dell’"Osservatorio povertà e risorse".
Oltre alla panoramica sulla povertà in Italia è stato offerto uno spaccato sulla situazione in Liguria; è stata messa in luce fra l’altro la condizione di povertà assoluta in cui versa a Genova un bambino su cinque.

Padre Marco nel suo intervento di ringraziamento e saluto ha messo in risalto la necessità di dare risposte "insieme" alla povertà e alle realtà difficili che ci sono sul territorio.
Senza spot e con credibilità, è necessario - ha detto l’Arcivescovo - garantire un futuro e delle prospettive ai bambini, una casa e l’istruzione.
«Donare noi stessi è la prima cosa da fare per garantire che ciascuno possa avere una vita dignitosa».