"Oltre il ponte c'è... la Valpolcevera che manifesta"
Lunedì 8 ottobre per chiedere alle istituzioni provvedimenti urgenti dopo il crollo del Morandi
Lunedì 8 ottobre i cittadini della Valpolcevera scendono in piazza per chiedere alle istituzioni di prendere provvedimenti a seguito del crollo del Ponte Morandi.
“OLTRE IL PONTE C’E’… la Valpolcevera che manifesta”. Appuntamento alle ore 9 davanti a Palazzo San Giorgio per raggiungere il Palazzo della Regione e la Prefettura per fare queste richieste:
- Apertura delle strade di sponda per permettere la sopravvivenza di residenti e commercianti;
- Difesa dei posti di lavoro contro un decreto che non valorizza le piccole e grandi imprese di vallata;
- Tutela del diritto alla salute col potenziamento dei servizi sanitari.
Nel comunicato stampa diffuso oggi agli organi di informazione si legge:
“OLTRE IL PONTE C’E’… una comunità di circa 70.000 persone, isolata dal resto della città. Isolata a causa di una società privata che non ha adeguatamente mantenuto le infrastrutture, pur realizzando ogni anno utili da capogiro e a causa del mancato controllo da parte delle istituzioni pubbliche su un bene così importante.
OLTRE IL PONTE C’E’… Tutta la Valpolcevera, che per raggiungere il centro città, il posto di lavoro, i servizi sanitari e la scuola, è costretta a prendere mezzi pubblici sovraffollati e in ritardo, o a restare imbottigliata nel traffico con le proprie auto. La Valpolcevera che preferisce non curarsi, non andare a trovare i propri familiari giovani e anziani, non andare a divertirsi, per evitare di innervosirsi inutilmente con viaggi della speranza in cui si sa quando partire ma non quando si arriverà.
OLTRE IL PONTE C’E’… la speranza che non ci sia un TIR che blocca la stretta strada di Borzoli e un auto in panne nella corsia di ingresso dell’autostrada di Bolzaneto, perché sono le due uniche strade utili a raggiungere - in caso di urgenza - il pronto soccorso, mentre l’elicottero non serve con il maltempo.
Tutti noi, AL DI LA’ DEL PONTE, esigiamo delle soluzioni urgenti e necessarie per la nostra vita quotidiana, stanchi di sopravvivere in queste condizioni.
OLTRE IL PONTE C’E’… e ci sono strade e ferrovie chiuse al traffico, fondamentali al collegamento della città e del suo porto. E’ per questa ragione che la nostra protesta dev’essere la protesta di tutta la città. Tutti con la consapevolezza che se la Valpolcevera muore, tutta la città lentamente farà la stessa fine.
Nessuno vuole questo, per cui la politica deve dare a noi abitanti della Valpolcevera, e a tutta la città, delle risposte urgenti. Non abbiamo bisogno di parole, ma di fatti concreti: riapertura delle strade, delle ferrovie, potenziare il servizio sanitario in Valpolcevera, tutelare il commercio, le imprese e i lavoratori.
OLTRE IL PONTE C’E’… la voglia di ripartire, di ricominciare, di rialzare la testa, tutti insieme e più forti di prima.
Aspettiamo tutti i cittadini della Valpolcevera e i genovesi sensibili ai nostri problemi e al futuro della nostra città".
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