L'Arcivescovo in visita dal Presidente Toti
Infrastrutture e occupazione al centro dell'incontro
Nella mattinata di mercoledì 29 gennaio il Cardinale Bagnasco si è recato in visita al Presidente della Regione Giovanni Toti incontrando anche alcuni assessori.
Temi etici legati soprattutto all’occupazione sono stati al centro del colloquio tra i due che è durato più di mezz’ora.
“La Chiesa è una presenza forte di collaborazione nei confronti della società civile, della città e della regione – ha detto l’Arcivescovo a margine dell’incontro -, con le sue parrocchie, i sacerdoti e i religiosi che sono una ramificazione sul territorio della sua missione”. L’Arcivescovo ha riferito della sua visita nei giorni scorsi nell’entroterra ligure, nella zona di Campo Ligure, territorio colpito dalle recenti piogge con danni consistenti: “Ho constatato ancora una volta il carattere forte e deciso della nostra regione, a volte con una certa ritrosia e gelosia di se stesso. Un carattere che non si siede e non si piega nei momenti di difficoltà. Non possiamo non fare riferimento alla reazione che la città e non solo ha avuto nei confronti della tragedia del Ponte Morandi. Una ricchezza che continua”.
Le priorità per il governo regionale sono secondo il Cardinale sicuramente le infrastrutture sulle quali si sta lavorando molto e che devono procedere velocemente: “Bisogna continuare con questa apertura della regione oltre se stessa per il bene del paese e dell’Europa; inoltre, altre priorità sono il porto e la formazione al lavoro per i tanti giovani che cercano lavoro ma spesso non sanno bene dove orientarsi, quando magari in alcune realtà lavorative non si riesce a trovare personale qualificato”.
L’Arcivescovo infine ha fatto riferimento alla costruzione del nuovo ospedale Galliera: “Finalmente dopo anni sono stati superati normative e adempimenti e si è all’inizio del lavoro. Penso e spero che ci sia il consenso generale, non stiamo costruendo un albergo o un esercizio commerciale, ma un ospedale che è necessario: il vecchio Galliera una volta era l’ospedale più moderno del paese grazie alla volontà e alla sensibilità della duchessa di Galliera, ora più di così non si può fare. Ne va della salute e dell’accoglienza logistica, non solo della cura per la quale la professionalità è davvero notevole”.
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