Il Cardinale Bagnasco in visita alla Città Metropolitana: "Non abbiate paura di fare il vostro dovere"

Dopo l’incontro a Palazzo Tursi, l’Arcivescovo ha nuovamente fatto visita al sindaco Marco Bucci, questa volta per portare il suo saluto e augurio alla Città Metropolitana.

Un incontro anche con chi ogni giorno lavora in questo ambito e che, ha sottolineato l’Arcivescovo, non vuole essere di carattere formale, ma reale e personale.

Un accenno iniziale il Cardinale Bagnasco lo ha fatto a Genova e ai tanti segnali di riconoscimento che giungono circa la sua bellezza e qualità della vita: testimonianze che devono far recuperare il senso della fortuna di vivere nella nostra città: “Spesso ci abbiamo alle cose, anche le più belle – ha detto il Cardinale - e rischiamo di non coglierne più il valore. Mi auguro che in questo nuovo anno aumenti i segnali di positività”.

In riferimento poi alle parole del sindaco Bucci sull’obiettivo di rendere grande Genova nonostante le tante difficoltà, il Cardinale ha parlato di famiglia: “Quando diminuiscono le risorse, e lo abbiamo visto in questi anni di crisi da cui non siamo purtroppo ancora usciti, si crea più unione e solidarietà. Le famiglie sono state in prima linea, sono state il primo ammortizzatore sociale. La famiglia, facendosi più forte, ha messo in campo un capitale di generazione di fiducia e stima che è la prima cosa che si perde di fronte alle difficoltà. Quando, infatti, c’è un nucleo famigliare dove poter vivere autenticamente la propria dimensione interiore, ciò che nasce ha un valore altissimo. E’ il capitale umano che precede ogni altra risorsa.

Infine, particolarmente apprezzato l’invito che il Cardinale Bagnasco ha lasciato a tutti i presenti: “Non abbiate paura! Non avere paura di fare il proprio dovere con discrezione e competenza, perché questo è il compito di una burocrazia di livello per il bene della città. La paura, infatti, paralizza e fa dilazionare il lavoro. Non abbiate paura quindi, anche se i motivi a volte ci possono essere. Il timore può essere superato con la retta coscienza della propria competenza e aggiornamento, della laboriosità dell’impegno e della capacità di collaborazione e coraggio.

Credo che questo augurio e incoraggiamento risponda a un desiderio generale della nostra città, del nostro paese. Spero sia per voi una parola di aiuto”.