150.000 euro per le farmacie "disagiate"
In tutta la Regione, uno stanziamento per gli esercizi a basso fatturato o in zone rurali
Un contributo di 150mila euro per il 2019 a favore delle farmacie disagiate, rurali e non, per garantire una distribuzione sempre più capillare su tutto il territorio regionale.
La Giunta regionale, su proposta della vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale, ha approvato oggi la delibera che prevede lo stanziamento delle risorse a favore di Alisa per il successivo trasferimento alle Asl.
"Lo spopolamento in alcune zone del nostro territorio - spiega la vicepresidente Viale - può creare difficoltà di carattere economico alle farmacie, determinando una carenza del servizio di assistenza farmaceutica.
Da qui la necessità di garantire, attraverso la concessione di un contributo, la permanenza e la capillarità delle farmacie su tutto il territorio regionale.
Una decisione - sottolinea - che è perfettamente in linea sia con quanto previsto nel Piano sociosanitario sulla 'farmacia dei servizi', sia con l'accordo triennale per la prosecuzione della distribuzione in nome e per conto dei farmaci salvavita che nel primo anno di sperimentazione ha migliorato la vita a migliaia di cittadini, facendo loro risparmiare tempo prezioso, chilometri e denaro".
La delibera riguarda le farmacie a basso fatturato che abbiano realizzato un volume d'affari non superiore a 150mila euro, indipendentemente dal comune o centro abitato in cui si trovano. L'ammontare del singolo contributo dipende dal numero delle richieste pervenute e dal periodo e orario di effettiva apertura dell'esercizio.
Per le farmacie che hanno iniziato l’attività nel corso dell'anno, il contributo è calcolato su base mensile. Nella delibera si sottolinea che lo stanziamento non è a carico del Fondo sanitario regionale ma che vengono utilizzati i fondi provenienti dalle Aziende farmaceutiche derivanti dall'applicazione del pay-back. Sarà Alisa a individuare le modalità di presentazione delle richieste di contributo e a provvedere alla liquidazione alle Asl degli importi richiesti fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Il Cittadino
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