Superbarocco al Museo diocesano
Giovedì 28 aprile visita guidata alla mostra "Adorna d'oro, d'argento e di seta"
Il Museo Diocesano, insieme all’Ufficio Beni Culturali della diocesi, organizza in occasione dei progetti sul barocco con la mostra alle Scuderie del Quirinale a Roma e a Palazzo Ducale a Genova, un’esposizione di apparati tessili e sontuose suppellettili in argento, in parte provenienti dalle chiese diocesane e individuate tramite le schedature del Ministero e della CEI, in parte già conservate in deposito presso il Museo.
‘Adorna d’oro, d’argento e di seta’, a cura di Paola Martini e Grazia Di Natale, apre giovedì 28 aprile con l’intento di evidenziare una parte della produzione artistica barocca dedicata agli arredi sacri con cui adornare gli altari delle chiese e connotare di sfarzo e magnificenza le cerimonie religiose.
Si darà vita a una storia legata alle solenni pratiche religiose attraverso paramenti sacri e vasi liturgici realizzati a Genova con il marchio di identificazione Torretta che contraddistinse la produzione orafa di quegli anni fino al secondo decennio del XIX secolo mettendo in evidenza il segno lasciato nelle arti tessili e nelle oreficierie dal clero e dalle grandi famiglie genovesi.
La mostra è anche un’occasione per comprendere l’importanza e le difficoltà delle parrocchie della diocesi nella gestione del patrimonio artistico e quanto in questo senso viene fatto dal Museo Diocesano. La catalogazione promossa dalla CEI ha evidenziato un patrimonio straordinario: tanti i paramenti sacri delle chiese sia del centro cittadino sia dell’entroterra. I dati emersi permettono di dividere la produzione tessile del periodo barocco in almeno quattro gruppi: numerosi e meglio conservati sono i paramenti realizzati in damasco nei colori verde, rosso e viola, con il tema dei tre fiori o della corona, mentre raro è il motivo della palma; particolarmente ricercati furono i velluti per la qualità del tessuto, la ricchezza e sontuosità.
Ma la schedatura ha mostrato anche come sia difficile per una parrocchia gestire il patrimonio artistico: mancano figure di riferimento, difficile la manutenzione e la pulizia e naturalmente la gestione di investimenti. Tuttavia la corrispondenza che in questi anni si è creata tra le parrocchia del territorio e il Museo Diocesano ha permesso il trasferimento di questi apparati al museo per garantirne una corretta manutenzione e una valorizzazione all’interno del percorso espositivo.
In questo modo, pur non venendo più inseriti all’interno del rito, le suppellettili possono continuare ad esprimere il loro significato religioso e attraverso la manutenzione museale se ne favorisce la conoscenza e l’utilizzo. Infatti, all’interno del percorso di visita è stato preparato un simulacro di altare su cui presentare gli arredi che lo arricchivano durante l’azione liturgica, illustrandone la specificità e fornendo gli strumenti per comprenderne la funzione.
L’esposizione apre al Museo Diocesano giovedì 28 (fino al 10 luglio), realizzata in una logica di rete con i musei genovesi impegnati in tante iniziative collaterali alla mostra allestita a Palazzo Ducale ‘La forma della meraviglia. Capolavori a Genova 1600-1750’, a sua volta ‘figlia’ della mostra madre a Roma alle Scuderie del Quirinale ‘ Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco’.
È prevista al Museo Diocesano una visita guidata di inaugurazione giovedì 28 aprile alle ore 16.30.
Per informazioni e prenotazioni: www.museodiocesanogenova.it - Tel. 010.2475127.
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