Spettacoli e musica in Piazza San Matteo
XXIII edizione del Festival in una notte d’estate di Lunaria teatro
"Terre vicine, terre lontane" è il titolo della 23ª edizione del Festival in una notte d'estate, in piazza San Matteo, a Genova, dal 28 luglio al 17 agosto. La rassegna è curata da Daniela Ardini e Giorgio Panni.
L'inizio, martedì 28 luglio, è dedicato a un grande del cinema italiano del quale, quest'anno, ricorre il centenario della nascita: "Ciak si suona: il mondo di Fellini" ripercorre il connubio tra il maestro del cinema italiano Federico Fellini e il musicista Nino Rota, le cui colonne sonore sono reinterpretate dalla Camerata Musicale Ligure di José Scanu, con Giovanni Sardo al violino, Marco Moro ai flauti e Simone Mazzone alla chitarra. L’attore Paolo Portesine, sotto la regia di Daniela Ardini, coordina l'intreccio attraverso le parole e i personaggi tratti dalle sceneggiature e dagli appunti di Fellini e di alcuni dei suoi collaboratori più illustri, quali Ennio Flaiano, Tullio Pinelli e Tonino Guerra.
Giovedì 30 luglio, invece, Teatro Libero Palermo porta in scena "Aspettando Manon", monologo che ha per protagonista Giuseppe Lanino ed è tratto da "La morale del Centrino. Ovvero come sopravvivere a una mamma siciliana" di Alberto Milazzo che, insieme a Luca Mazzone, firma anche la drammaturgia dello spettacolo.
Venerdì 31 luglio il castello di Elsinore si trasferisce a San Matteo, passando per... Pentema: "Bacci Musso u cunta l'Amleto" è infatti una particolarissima rivisitazione del dramma shakespeariano, riscritto e diretto da Pino Petruzzelli ed interpretato da un irresistibile Mauro Pirovano, negli scalcagnati panni del signor Giobatta Musso. "Bacci", seduto all'osteria di questo paesino sperduto dell'entroterra ligure, un bicchiere di rosso dopo l'altro ci riporta la vicenda di Amleto per come gli è giunta, tramandata di bocca in bocca, a metà tra fatto di cronaca e racconto popolare, tra un articolo apparso su un giornale e un pettegolezzo di paese, con una straordinaria cadenza alla Govi. Il risultato è uno spettacolo che coinvolge, emoziona e diverte, mantenendo intatte le vibrazioni di un testo che, ancora oggi, sa avvincere e incantare.
Venerdì 7 agosto "Come una lingua di fuoco" è il racconto dell'invasione dell'attuale Messico nelle parole dei vinti, gli indigeni Aztechi. Ai loro occhi, gli occupanti spagnoli sono come "extraterrestri" di fronte ai quali si ritrovano del tutto impotenti.
Lo spettacolo è firmato dall'Ensemble Phonodrama: Andrea Nicolini recita un monologo basato sul Codice Fiorentino di Fray Bernardino de Sahagùn e altri testi storici del periodo della Conquista; Gianluca Nicolini, al flauto, e Fabrizio Giudice, alla chitarra, lo accompagnano eseguendo musiche di Leo Brower, Roberto Sierra, Carlos Chavez, Heitor Villa Lobos, Joaquin Rodrigo, Alexandre Yague, Jacques Ibert, Jacques Castérède, Franco Margola.
Lunedì 10 agosto, con "La metafisica della bellezza", il Teatro delle Donne di Firenze accende i riflettori su un tema delicato come quello della prostituzione: lo spettacolo nasce da un progetto di Elena Arvigo che ne è anche interprete insieme ad Amanda Sandrelli.
Giovedì 13 agosto è la volta di un'altra ospitalità abituale per il Festival in una notte d'estate: la torinese Assemblea Teatro propone, quest'anno, la trasposizione del racconto allegorico di Jean Giono "L'uomo che piantava gli alberi", interpretato da Gisella Bein, con i disegni dal vivo realizzati, sulla sabbia, da Monica Calvi.
Non mancano, naturalmente, anche le produzioni "made in Lunaria": "Quattro passi nel varietà", doppio appuntamento in programma sabato 1 e 8 agosto con Andrea Benfante, Paolo Drago e Vittorio Ristagno; sabato 15 agosto "Giuseppe Marzari, un uomo in frac", riproposizione del fortunato spettacolo nato da un'idea di Cesare Viazzi per ripercorrere gli sketch più esilaranti dello sciö Ratella, e poi ancora musica e spettacoli per i più giovani.
Informazioni e prenotazioni www.lunariateatro.it, info@lunariateatro.it, tel. 010.2477045 – 373.7894978.
Il Cittadino
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