Sale della comunità, finalmente si torna in sala!

Finalmente in sala. Ufficialmente dal 26 aprile i cinema, i teatri e i concerti possono ripartire in zona gialla con il 50% della capienza di posti a sedere. Venerdì 30 aprile il Nickelodeon alla Consolazione, e poi a maggio il Club Amici del Cinema, il San Siro di Nervi, il Nuovo Cinema Palmaro a Prà, sono le prime Sale della Comunità genovesi che riprenderanno le proiezioni dopo sei mesi di chiusura totale causa Covid-19.
La stagione cinematografica 2020-2021 di fatto non é mai partita e a maggio e giugno avranno spazio sugli schermi alcuni titoli Oscar 2021 a partire da Mank di David Fincher (il regista di Fight Club, Seven, The Social Network, Il curioso caso di Benjamin Button) che si avvale di un'altra magistrale interpretazione di Gary Oldman, dopo quella di Churchill ne L'ora più buia. Oldman in Mank dà corpo alla figura spigolosa e affascinante di Herman J. Mankiewicz, lo sceneggiatore di Quinto Potere. Il film ricostruisce il “dietro le quinte” del mondo del Cinema, il lavoro di scrittura e soprattutto la tumultuosa collaborazione con Orson Welles per quello che diventerà un capolavoro della Storia del Cinema. L'altro titolo, in arrivo dalla “Notte” di Los Angeles, da tenere d'occhio in questo ritorno in sala, è senza dubbio Nomadland (già Leone d'Oro all'ultima Mostra del Cinema di Venezia) con Frances McDormand, della regista cinese apprezzata in America Chloé Zhao. Le sorprese, però, potrebbero venire ancora dalla Corea. Dopo Parasite arriva Minari di Lee Isaac Chung, storia all'insegna dell'inclusione distribuita ancora da AcademyTwo del genovese Alessandro Giacobbe. E sempre genovese di nascita é il regista di Luca, il nuovo cartone della Pixar. Enrico Casarosa, da trent'anni negli USA, storyboard artist per Cars, Ratatouille ed Up, autore del cortometraggio La luna, ha ambientato Luca, una storia di amicizia, segreti e magia, nella splendida cornice delle Cinque Terre. L'altra proposta per ragazzi e famiglie viene dalla Disney con Crudelia con Emma Stone nei panni della cattiva più amata del cinema di animazione. Ricordate La Carica dei 101? Ma il film che sicuramente sarà presente in molte delle programmazioni delle Sale della Comunità è Corpus Christi di Jan Komasa in uscita nazionale il 6 maggio. Candidato agli Oscar per la Polonia e tra i migliori film europei dell'anno, Corpus Christi tratto da una vicenda realmente avvenuta, racconta della vita di un ragazzo che cambia a causa di un equivoco che lo fa diventare prete. Un “prete abusivo”che é anche il ritratto di un paese ripiegato su se stesso e incapace di guardare oltre. Questi ed altri titoli riusciranno a far rialzare gli spettatori dalle poltrone e dai divani di casa? La contemporaneità tra uscita in sala e streaming e la giusta prudenza che impone il momento, non ridurranno ancor di più le presenze ai soli affezionati e agli irriducibili cinefili? La speranza é che grazie ai vaccini si possa iniziare a vedere la luce del proiettore nella sala buia e che gradualmente, dopo tanta reclusione, prevalga la voglia di uscire. Resta comunque la convinzione che la sala cinematografica possa mantenere o rafforzare la sua potenza comunicativa di “vetrina” per i film in uscita ma anche per quelli che sono già passati su Amazon o Netflix per i quali potrebbe diventare occasione di rilancio. Il lavoro che attende soprattutto le Sale della Comunità é quello di diventare operatori sociali e culturali di zona, creando un rapporto diretto con il proprio pubblico e con pubblici differenziati nel corso della settimana, attraverso l'organizzazione continua di eventi, incontri, rassegne. Come ha dichiarato Carlo Degli Esposti, produttore di Montalbano e di film come Il giovane favoloso: “La sala non morrà mai se farà cultura nei quartieri”.