Inaugurato il Museo dell'Emigrazione
Ospitato nella Loggia di Banchi
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E’ stato inaugurato l’11 maggio il Museo nazionale dell’Emigrazione, che dalla città portuale non guarda solo all’Italia, ma al mondo intero.
Il Museo Nazionale dell’Emigrazione (MEI), infatti, è il frutto di mesi di lavoro dedicati a un progetto partecipato che ha coinvolto tantissime realtà sia italiane che del resto del mondo, attraverso una forte sinergia con numerose associazioni di italiani diffuse in tutti e cinque i continenti.
La scelta della Liguria e in particolare di Genova, tra le varie città e regioni che si sono candidate a ospitare questo importante museo, è stata dettata proprio dal ruolo che questa città e il suo porto hanno avuto nella storia dell’emigrazione italiana.
Non solo. Anche la scelta del luogo che lo ospita, la Commenda di San Giovanni di Prè, edificio del XII secolo, è pregna di significato: essa è stata per secoli luogo di accoglienza e punto di passaggio di un’umanità in transito, dai pellegrini alle crociate, fino agli emigranti dell’Ottocento.
La struttura è stata rinnovata al suo interno grazie ai lavori di adeguamento funzionale e tecnologico realizzati in piena sintonia con la Soprintendenza della Liguria, resi possibili grazie a un ingente investimento del Mic e all’importante contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, da sempre attenta alle identità culturali dei territori per sviluppare studi, soluzioni e politiche di intervento capaci di valorizzarne l’attrattività in una prospettiva di sviluppo economico culturale e sociale. L’intervento si colloca come naturale proseguimento dell’impegno che la Compagnia ha profuso nel tempo per la realizzazione del Galata e del Padiglione Memoria e Migrazione.
Un progetto, quello del MEI, fortemente voluto dal Ministero della Cultura, che vede come enti capofila il Comune di Genova e la Regione Liguria, firmatari dell’Accordo di valorizzazione. Un accordo basato sulla volontà di costruire una memoria migrante, un luogo di riflessione sui temi della migrazione ma anche dell’inclusività e dell’integrazione.
Il MEI si propone come contenitore delle esperienze che hanno caratterizzato e che ancora caratterizzano la complessa realtà migratoria nazionale, tenendo conto del fatto che le migrazioni sono una costante nella storia dell’uomo e che sono un tratto distintivo anche del nostro Paese.
Il Cittadino
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