Veglia dei Martiri. Mons. Tasca: «Il male non ha l'ultima parola»
Ricordati tutti coloro che hanno testimoniato la propria fede fino al martirio
"Oggi ricordiamo quanti hanno offerto la loro vita per il Vangelo. In questo tempo difficile, in cui la morte, la distruzione e la vendetta sembrano prevalere, la loro testimonianza ci insegna che il male non ha l'ultima parola e che il Signore vuole fare la storia con noi e con la sua Chiesa". Con queste parole l'arcivescovo di Genova Marco Tasca si è rivolto ai molti presenti in Cattedrale lunedi 25 marzo in occasione della veglia di preghiera in memoria dei martiri, organizzata dall'Ufficio Missionario della diocesi di Genova, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio.
Un'occasione, nel cuore della Settimana Santa, per ricordare quanti in Asia, in Africa, in Europa e nelle Americhe hanno testimoniato, anche in anni recenti, la loro fede fino al martirio. Per ognuno di essi è stata accesa una candela e quattro crocifissi, uno per ogni continente, hanno attraversato la navata centrale della basilica di San Lorenzo e sono stati posti ai piedi dell'altare.
Una memoria larga, nello spazio e nel tempo, che abbraccia luoghi lontani del mondo e che unisce testimoni del Novencento e nuovi martiri.
Tra questi, anche Floribert Bwana Chui, giovane della Comunità di Sant’Egidio che lavorava alla dogana tra il Congo e il Ruanda e che si rifiutò di far passare, in cambio di soldi, carichi di cibo avariato.
Per questo venne torturato e ucciso nella notte tra il 7 e l'8 luglio 2007. Papa Francesco l'ha ricordato in occasione del viaggio apostolico in Repubblica Democratica del Congo, parlando ai giovani di Kinshasa.
La sua storia, segnata da una tragica violenza, mostra, come ha scritto Andrea Riccardi, "la forza debole di un giovane che crede". Un giovane disarmato, che ha saputo opporsi al male con le sole armi della fede: l’amicizia, la riconciliazione, la verità, la responsabilità, la costruzione del bene comune. "In questo tempo difficile - ha detto Padre Tasca - la testimonianza dei martiri contemporanei ci rafforzi nella fede, accenda anche in noi il fuoco della carità e ci aiuti a sperare nella vittoria sul male e sulla morte".
Nella vita appassionata dei martiri, più che nella loro morte, riscopriamo la forza e la radicalità del Vangelo e l'alternativa alla mentalità di guerra che si afferma nel nostro mondo. Il loro esempio ci guida nel cuore di questa Settimana Santa.
Giacomo Mosca
Sul canale YouTube della Comunità di Sant'Egidio Liguria è disponibile il della Veglia
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