Aperto l'Anno Santo nel Santuario di N.S. della Guardia di Gavi
Il pellegrinaggio e la celebrazione eucaristica presieduti dal Card. Angelo Bagnasco
Domenica 12 gennaio ha preso il via l’Anno Santo anche al Santuario della Guardia di Gavi.
La processione, guidata dal Card. Angelo Bagnasco con le Confraternite locali e moltissimi fedeli da tutta la Val Lemme, ha condotto fino al Santuario, scelto come chiesa giubilare della Diocesi.
Un simbolico pellegrinaggio che ha messo in evidenza la ricchezza della fede e della devozione di questo territorio, legato alle tradizioni e al culto. Molti giovani si sono avvicinati alla realtà molto viva delle Confraternite, e hanno portato il Crocifisso lungo la ripida salita fino alla Basilica.
Davanti al Santuario, così come avvenuto nelle celebrazioni di apertura dell’Anno Santo nelle altre chiese giubilari diocesane, la lettura del brano del Levitico che ha ripercorso la nascita del Giubileo.
La celebrazione eucaristica, presieduta dal Card. Angelo Bagnasco, e concelebrata dai sacerdoti della zona, è stata molto partecipata anche dai giovani delle “parrocchie del Gaviese”.
Nell’omelia, il Cardinale Bagnasco ha voluto ringraziare per la presenza così numerosa dei fedeli e delle autorità locali, simbolo di attaccamento al territorio.
Ai giovani, intervenuti in tanti dalle parrocchie della zona, il Card. Bagnasco ha rivolto parole di incoraggiamento: «Abbiamo bisogno di vedervi, abbiamo bisogno della vostra vicinanza così come voi avete bisogno degli adulti, di una comunità che cresce e che attraverso le diverse età della vita cammina e si fa pellegrina verso il cielo». È questo il senso del pellegrinaggio, della vita cristiana nel mondo, ha detto il Cardinale.
«In una società sempre più attaccata ai beni di consumo, la luce di Cristo si erge nella sua attrattiva, e il Giubileo che inizia oggi in questo piccolo Santuario pone al centro dell’attenzione la figura di Gesù, la nostra speranza, che non illude con false promesse»; rifacendosi al titolo della Bolla di Indizione “Spes non confundit” il Cardinale Bagnasco ha messo l’attenzione sul grande tema della speranza cristiana, così come invita a fare Papa Francesco.
Il piccolo Santuario della Guardia del Gaviese, così pieno di persone radunate per la celebrazione, è il simbolo della bellezza della fede, e della ricerca di senso che ogni uomo porta nel suo cuore.
Prima della benedizione, anche Padre Fausto Bartocci, Rettore, ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questa giornata così ricca e intensa.
Le Confraternite, i ragazzi delle parrocchie, i custodi del Santuario, le autorità… in tanti hanno reso questo momento davvero unico. «Questa giornata – ha concluso il Card. Bagnasco – parla ai cuori».
Ascolta qui l'omelia integrale del Card. Bagnasco
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