Natività, segno di speranza

Il Papa ha definito un ‘segno di speranza’ il presepe e l’albero che sono stati allestiti e illuminati come ogni anno in piazza San Pietro a Roma.
Già lo scorso anno Francesco aveva sottolineato il valore del presepe dedicandogli una lettera apostolica, ‘Admirabile signum’, che può essere ripresa in mano in Avvento per prepararsi a vivere pienamente un Natale sicuramente diverso, ma non meno ricco di significato e di valore. Il Salvatore torna a farsi bambino e giunge in mezzo a un’umanità smarrita e spaventata che ne ha particolare bisogno.

Il nostro settimanale da qualche anno dedica ai presepi della diocesi uno spazio speciale sull’ultima pubblicazione dell’anno prima della chiusura per la pausa natalizia.
Se inizialmente ci veniva segnalato un numero limitato di presepi, anno dopo anno è aumentato sempre di più fino a coprire pagine intere e a realizzare un inserto dedicato.
L’intenzione del settimanale diocesano non è mai stata quella di farne un elenco di merito, sottolineando i più validi per qualità tecnica e artistica, ma semmai valorizzare il grande impegno di tanti volontari nelle parrocchie, nelle chiese e negli istituti religiosi che con devozione, passione e invenzione realizzano Natività sempre diverse e originali che offrano un’occasione soprattutto di preghiera e raccoglimento, oltre naturalmente a stupire per la bellezza.
Quest’anno non sapevamo se sarebbe stato possibile allestire e visitare i presepi e di conseguenza dedicare uno spazio su Il Cittadino, ma abbiamo invece ricevuto tante segnalazioni di Natività che vengono realizzate all’interno delle chiese, garantendone la visita secondo le norme sanitarie.

Purtroppo alcuni hanno dovuto rinunciare all’apertura come nel caso di San Bartolomeo della Certosa, di Geo di Ceranesi, di Crevari e del presepe nel bosco a Viganego di Bargagli che sicuramente mancheranno, ma che, considerata l’ampiezza dell’allestimento e delle modalità di accesso avrebbero comportato rischi di assembramento assolutamente da evitare in un momento in cui la pandemia fa ancora paura.

Il Museo Diocesano ha pensato a video per mantenere l’attenzione sulla ricchezza della sua collezione espositiva legata anche al Natale.
Il Museo dei Beni Culturali Cappuccini, costretto a chiudere per il decreto del governo, ha voluto comunque ‘aprire’ in modalità on line la consueta mostra di Natale dedicata ai presepi, in attesa di poter riaccogliere i visitatori nei suoi spazi.

Anche in questo momento di emergenza e distanziamento forzato, ci viene comunque data la possibilità di vedere tanti presepi nelle nostre parrocchie per pregare, per farli vedere ai più piccini e per vivere momenti di serenità, con tutte le opportune precauzioni.
La Natività è davvero un segno di speranza che ci ricorda che il Signore è venuto in mezzo a noi per farsi uomo e condividere le nostre sofferenze, è vicino a chi in questi mesi ha avuto dei lutti, ha vissuto la malattia o ha perso il lavoro.
É stato accanto a chi non ha potuto avere vicine le persone care negli ultimi giorni della vita terrena.

Vi invitiamo quindi a scorrere queste pagine per vedere la ricchezza di un patrimonio di devozione da scoprire nelle festivitá natalizie e non solo, dal momento che la maggior parte dei presepi resta aperto anche nel mese di gennaio. Non si tratta naturalmente di una guida completa, molti sicuramente mancano e ci scusiamo anticipatamente, ringraziando di cuore tutti coloro che, oltre a impegnarsi nella realizzazione, hanno voluto inviarci notizie e foto dei presepi.
Buon Natale!