Lettera del Cardinale per la Giornata della Solidarietà
Domenica 7 aprile invito alla raccolta per i Centri di Ascolto Vicariali e alla preghiera per i bisognosi
In occasione della Giornata della Solidarietà in programma domenica 7 aprile, l'Arcivescovo ha inviato una lettera a tutti i sacerdoti per sensibilizzare alla raccolta di fondi e alla preghiera per i più bisognosi.
Cari Confratelli,
vi scrivo per la Giornata della Solidarietà che sarà celebrata domenica 7 aprile. Lo scopo non è innanzi tutto la raccolta di fondi, che sono pur sempre necessari, bensì pregare per quanti sono più bisognosi e meglio disporci nei confronti degli altri.
Si tratta del cuore di ciascuno di noi e del cuore della comunità cristiana. Dobbiamo ricordare che una fede senza le opere non è del tutto vera, poiché per svelare il volto del Padre è necessario fare il bene. Ma anche dobbiamo ricordare che il nome cristiano della solidarietà è la carità evangelica. Essa non è la semplice risposta ai bisogni che incontriamo, ma - come insegna l'Apostolo Paolo (I Cor 13) - nasce da Dio che ci ama e, amandoci, ci dona di amarLo nei fratelli sempre e comunque.
Lontano da Lui tutto è affidato alle nostre forze povere e discontinue, rischia di diventare solo burocrazia: Dio ci dona la sua grazia, la fede che ci fa scorgere in ogni volto il suo riflesso, purifica il bene compiuto e lo feconda come solo Lui sa e può. Per questo abbiamo grande bisogno di pregare, di stare davanti al Signore da soli e insieme, invocare la luce dello Spirito perché possiamo servire senza servirci, perché possiamo crescere nella convinzione che i legami sono un dono anche quando sono difficili.
Mosso da queste ragioni, faccio un grande appello a tutti i Volontari della Diocesi per pregare il Signore Gesù celebrando il Sacramento dell'Amore, l'Eucaristia sorgente della vita cristiana. La fantasia della carità è diffusa ovunque ma, nel tempo, non deve diventare languida: per questo ha bisogno di essere rigenerata dalla fede, e questo vuoi dire Vangelo, preghiera, comunità umili e coese, che vivono la benevolenza di Dio per essere benevole con i bisognosi, piccole oasi di luce e di calore dove si trova il pane materiale e quello dell'anima.
Cari Confratelli, vi invito a sollecitare e motivare tutti i Volontari ad incontrare il Risorto nella celebrazione eucaristica in Cattedrale, sabato 6 aprile alle ore 18: i bisogni crescono, ma deve crescere anche la nostra fede e il nostro amore a Cristo. Lo faremo insieme.
Ringrazio voi e quanti servono umilmente chi si trova solo in una società sempre più individualista.
Annunciare il Signore vuoi dire anche questo.
Con affetto e gratitudine vi benedico.
*Arcivescovo di Genova
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