Comunità diocesana
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"Andate e annunciate": il cammino catechetico degli adulti nell’anno pastorale 2019/2020

L’azione missionaria del Vescovo attraverso le sue Lettere Pastorali

"Andate e annunciate": il cammino catechetico degli adulti nell’anno pastorale 2019/2020

L’inizio del prossimo Anno Pastorale sarà caratterizzato dalla celebrazione in ottobre del Mese Missionario Straordinario, voluto da Papa Francesco, con l’intento di sostenere, ancora di più, nei pastori e nei fedeli l’impegno per l’evangelizzazione e la trasformazione missionaria della vita della Chiesa: “Andate e annunciate!”.

L’evangelizzazione - la predicazione, la catechesi, il dialogo personale - hanno il loro centro nell’annuncio fondamentale, che si chiama kèrigma. È il nucleo della fede che, dagli albori della Chiesa nascente, continuamente risuona nel mondo: «Gesù di Nazaret […] dopo che, secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, fu consegnato a voi, voi l'avete inchiodato sulla croce per mano di empi e l'avete ucciso. Ma Dio lo ha risuscitato, sciogliendolo dalle angosce della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere» (At. 2, 22-24).

Dalla sera di Pentecoste, Pietro proclama il cuore della fede cristiana; e lo fa, ancora, ai nostri giorni: «Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per illuminarti, per rafforzarti, per liberarti» (Francesco, Evangelii gaudium, n. 164). Il primo annuncio ha radici trinitarie, perché è lo Spirito che ci conduce a credere in Gesù Cristo con la sua morte e risurrezione e ci comunica l’infinita misericordia del Padre.

Ora, il kèrigma è il primo annuncio non nel senso che sta all’inizio e, poi, viene superato da altri contenuti: è il primo in senso qualitativo, perché è l’annuncio principale, quello che si deve sempre tornare ad ascoltare in modi diversi e che deve animare tutta la presentazione della fede e della vita cristiana. È la fiamma che accende ogni forma di annuncio, perché «risponde all’anelito di infinito che c’è nel cuore di ogni uomo» (Francesco, Evangelii gaudium, n. 165).

Il kèrigma è sempre efficace perché parla al cuore dell’uomo, risvegliando in lui le domande fondamentali e rispondendovi con la luce della Rivelazione.

Chi porta il kèrigma all’uomo si fa vicino, apre un dialogo, accoglie l’altro e percorre con lui un tratto della via della fede. Lo ha fatto Cristo con i discepoli di Emmaus (cfr. Lc. 24, 13-35): li affianca, ascolta i loro tormenti, pone loro domande decisive, mostra la luce che scalda i cuori.

La missione divina che Cristo ha affidato agli apostoli continua sino ad oggi nell’annuncio del Vescovo di Roma e dei Vescovi posti a guida delle Diocesi. Nella loro persona è presente in mezzo ai credenti Cristo, annunciatore del Padre con la forza dello Spirito.

Il Concilio insegna l’identità e la missione dei Vescovi; essi sono «il visibile principio e fondamento di unità nelle loro Chiese particolari; queste sono formate ad immagine della Chiesa universale, ed è in esse e a partire da esse che esiste la Chiesa cattolica una e unica. Perciò i singoli Vescovi rappresentano la propria Chiesa, e tutti insieme col Papa rappresentano la Chiesa universale in un vincolo di pace, di amore e di unità» (Lumen Gentium, n. 23).

Il Vescovo, dunque, nella sua Diocesi, è il fondamento visibile dell’unità della Chiesa, attraverso l’annuncio della Parola, la santificazione dei fedeli, la guida del popolo di Dio. Se ogni cristiano è missionario in virtù del sacramento del Battesimo, il Vescovo lo è in quanto successore degli Apostoli e membro del Collegio Episcopale.

Da tanti anni la Diocesi di Genova offre per l’Anno Pastorale il cammino di catechesi degli adulti, che accompagna qualche momento della vita della Chiesa universale o locale. La catechesi è svolta nei Vicariati, nelle Parrocchie e nei Movimenti, secondo le modalità e i tempi, valutati più opportuni. Quest’anno si è voluto sottolineare come l’evangelizzazione e l’opera missionaria, proprie di ogni battezzato, hanno nel Vescovo diocesano il loro principio fondamentale, mediante il suo magistero. Per questo motivo, è stato suggerito di raccogliere, secondo uno schema definito, le Lettere Pastorali che il Cardinale Arcivescovo ha scritto negli anni, e offrirle come cammino di catechesi per l’Anno Pastorale 2019-2020.

In queste Lettere, che i nostri Sacerdoti, di anno in anno, hanno offerto alle famiglie durante la visita annuale, l’Arcivescovo – per così dire – bussa alla porta di ciascuno per intraprendere il dialogo su ciò che è essenziale; fa riemergere qualche domanda centrale e, in vario modo, modula il kèrigma. Risuonano la verità e il bene, ma anche la bellezza: seguire Cristo colma la vita di un nuovo splendore e dona gioia profonda.

Queste brevi Lettere appartengono all’azione missionaria ordinaria del Vescovo, come vi appartengono anche la visita ai Consigli Pastorali Vicariali che Egli continuerà nel corso dell’anno.

*Vicario Generale

Fonte: Il Cittadino
"Andate e annunciate": il cammino catechetico degli adulti nell’anno pastorale 2019/2020
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