Comunità diocesana
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12 parrocchie della Diocesi hanno aderito al progetto "Uniti possiamo"

Un mese, una comunità, un sacerdote - Sostentamento dei sacerdoti, impegno di tutti

12 parrocchie della Diocesi hanno aderito al progetto "Uniti possiamo"

Nel mese di novembre il Servizio per la Promozione del Sostegno economico alla Chiesa Cattolica (il cosiddetto “Sovvenire”) propone in tutta Italia il progetto “UNITI POSSIAMO”.

Nella Diocesi di Genova hanno aderito 12 parrocchie, che sono diventate un centro privilegiato di promozione e raccolta delle offerte per il sostentamento dei sacerdoti. Infatti le comunità parrocchiali coinvolte, organizzate in modo opportuno, sono chiamate a raccogliere le “Buste delle Offerte” destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero (ICSC).

In cosa consiste questo progetto?
Si tratta di raccogliere in 1 mese in 1 comunità parrocchiale la mensilità di 1 sacerdote (circa 1000 euro) con una donazione all’Istituto Centrale Sostentamento Clero attraverso gli Istituti Diocesani Sostentamento Clero. Lo slogan “UNITI POSSIAMO” ci ricorda che il contributo di tanti rende possibile raggiungere questo obiettivo: sostenere i sacerdoti che, con il loro impegno generoso e costante, sono a servizio del Popolo di Dio.
Infatti i sacerdoti, come talvolta ancora si crede, non sono “dipendenti” del Vaticano. Al contrario, il loro sostentamento dipende dalla corresponsabilità dei fedeli. Pertanto, attraverso questo progetto, si vogliono responsabilizzare i fedeli all’impegno di sostenere i sacerdoti e facilitare le persone a fare un’offerta deducibile all’Istituto Centrale Sostentamento Clero direttamente in parrocchia, senza doversi recare in posta o in banca.
Cosa bisogna fare in concreto?
In parrocchia vengono distribuite ai fedeli delle buste per la raccolta delle offerte. Le persone possono consegnare in busta chiusa un’offerta in denaro contante unitamente alla scheda (che si trova dentro alla busta) in cui riporteranno i propri dati personali.
La busta viene inserita in un’apposita scatola presente in Chiesa. Al termine della raccolta, l’Istituto Diocesano Sostentamento Clero che ha ricevuto la “Scatola” con le “Buste delle Offerte”, si occupa di inviare le ricevute (necessarie per la deducibilità fiscale) ai donatori e di spedire una lettera di ringraziamento.

Attraverso il progetto “UNITI POSSIAMO” il Sovvenire si propone di avere meno offerte “anonime” e più offerte con dei nominativi di riferimento, per poter informare in modo capillare e trasparente gli stessi fedeli e garantire la detraibilità dell'offerta.

La sede dell’ufficio “Sovvenire” a Genova si trova al terzo piano della Curia Arcivescovile, accanto all'Ufficio Amministrativo, ed è aperto, grazie all'aiuto di alcuni volontari, il lunedì e il mercoledì dalle 9 alle 12. Info tel. 010.2700262 - sovvenire@diocesi.genova.it.

L'Ufficio Sovvenire è deputato alla promozione del sostegno economico alla Chiesa e sta cercando, con l'aiuto di sacerdoti e di volontari, di creare una rete capillare di persone che possano essere attive nella collaborazione ai vari progetti che l'Ufficio Sovvenire Centrale propone.
Si invitano le parrocchie, che faranno raccolte di offerte in contante, a non portare le offerte presso la sede dell'ufficio, ma a fare un versamento in Posta tramite bollettino postale o un bonifico ai seguenti conti bancari dedicati al sostentamento del clero.

Il bollettino postale deve essere così compilato:

Conto corrente n. 57803009 intestato a: Istituto Sostentamento Clero Erogazioni Liberali, eseguito da: nome, cognome, indirizzo oppure: i fedeli della parrocchia di; causale: erogazione liberale.

Bonifico bancario a:
Banca Etica: IT90G0501803200000011610110;
Intesa S. Paolo: IT33A0306903206100000011384;
Unicredit: IT84L0200805181000400277166;
Banco BPM: IT06E0503403265000000044444:
Banco di Sardegna: IT80Y0101503200000000017000;
BNL: IT71W0100503200000000062600;
Monte Paschi Siena: IT98Q0103003200000004555518.

*Incaricato per il Servizio per la Promozione del Sostegno Economico della Chiesa Cattolica

Scarica e diffondi i materiali informativi

Fonte: Il Cittadino

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