Terremoto ad Haiti. I soccorsi Caritas: “C’è bisogno di acqua, cibo, tende, medicinali, kit per l’igiene”
Caritas italiana è presente ad Haiti dal 2010 con operatori umanitari, a sostegno della Chiesa e popolazione locale
Ad Haiti sono salite ad oltre 1400 le vittime del terremoto di magnitudo 7,2 che il 14 agosto ha colpito le zone del sud-ovest, con 6.900 feriti e 37.000 abitazioni distrutte finora conteggiate dalle stime ufficiali. I soccorritori cercano gli ultimi superstiti scavando con le mani tra le macerie, gli ospedali sono al collasso e manca tutto: cibo, acqua, ripari. “La gente è devastata da tanta sofferenza – racconta al Sir Clara Zampaglione, operatrice di Caritas italiana ad Haiti -. Diverse agenzie umanitarie stanno inviando aiuti anche e personale sanitario perché l’urgenza maggiore sarà quella: gli ospedali locali stanno già collassando per la moltitudine di feriti. C’è bisogno di rinforzi. Servono acqua, cibo, tende, medicinali, kit per l’igiene”. A complicare la situazione è l’atteso arrivo della tempesta tropicale Grace, per la quale è stata emessa una allerta gialla. In alcuni territori sono già iniziate le piogge.
Caritas italiana e tutte le Caritas nazionali presenti ad Haiti, coordinate da Caritas internationalis, sono presenti accanto a Caritas Haiti, impegnata sul campo a prestare i primi soccorsi, a valutare le entità dei danni e monitorare i bisogni. Ci sono forti danni a chiese, scuole, ospedali, hotel.
“L’intera rete di Caritas Haiti, specialmente il team di emergenza, sta partecipando alle operazioni di coordinamento e di aiuto nei tre dipartimenti colpiti”, informa padre Jean-Hervé François, direttore di Caritas Haiti. I bisogni della popolazione sono immensi.
Intanto la Chiesa latinoamericana e dei Caraibi, attraverso il Consiglio episcopale (Celam) e altre quattro istituzioni ecclesiali del continente – la Caritas, la Confederazione dei religiosi (Clar), la rete Clamor che si occupa dei migranti e dei rifugiati e la Commissione interamericana per l’educazione cattolica (Cies) hanno espresso la propria vicinanza e solidarietà al popolo e alla Chiesa haitiana. Le cinque organizzazioni ecclesiali chiedono solidarietà “in quest’ora di incertezza e di afflizione”, e chiedono alle “nazioni latinoamericane e caraibiche e ad altre istituzioni e organizzazioni di tutto il mondo, di unirsi a questa causa per Haiti”.
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