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I missionari ci scrivono: lettera di Maddalena Boschetti da Haiti

Saccheggiato e vandalizzato l'ospedale delle Suore Missionarie della Carità

I missionari ci scrivono: lettera di Maddalena Boschetti da Haiti

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Maddalena Boschetti, fidei donum ad Haiti, che racconta la situazione in cui versa oggi il Paese, in mano alle bande e alla violenza.

Attenti alle fake-news. Se sentite dire che ad Haiti la situazione è migliorata, per favore, non credetelo. Sappiate che non e’ vero.
Nei primi mesi 9 mesi dell’anno le organizzazioni internazionali che si preoccupano di tenere sotto osservazione la situazione umanitaria del paese hanno riportato 4.900 morti, vittime delle gang, ovvero circa 20 vittime al giorno. Nello stesso periodo sono più di 700.000 gli sfollati interni, che scappano dalle loro case a causa di questa stessa violenza, con più di 12.000 fuggitivi registrati nelle ultime settimane. Il 50% di sfollati sono bambini.

Negli ultimi mesi il terrore legato alla presenza attiva dei banditi si è allargato non solo alla zona della capitale, ma anche alla regione centrale del paese, l’Artibonite. L’insicurezza regna ovunque, gli spostamenti interni sempre estremamente rischiosi, difficili e costosi.

Dalla Repubblica Dominicana sono stati rimpatriati forzatamente più di 60.000 haitiani dal mese di ottobre. Questo provvedimento, denunciato da tutte le presenze che difendono i diritti dell’uomo e dei rifugiati, ultimamente e’ stato denunciato anche dai gesuiti che si occupano da anni dei migranti haitiani e dei loro problemi.

A causa della situazione internazionale, in questo momento Haiti e’ una grande prigione a cielo aperto, dove la gente cerca di scappare alla violenza, senza godere del diritto di cercare legalmente rifugio in paesi dove non c’è la guerra. Non ci sono frontiere aperte con la vicina repubblica domenicana e cercare altre via di uscita e’ praticamente impossibile. La presenza della forza multinazionale in appoggio alla polizia locale e’ ancora troppo esigua, simbolica direi. In questa situazione i dati relativi a malnutrizione e fame che sono stati resi pubblici negli ultimi giorni, parlano di 50% della popolazione (5.4 milioni di persone) in stato di emergenza alimentare. In pratica non hanno cibo a sufficienza.

In questo momento così terribile, la Chiesa continua a testimoniare la sua vicinanza alle persone più fragili e vulnerabili. Senza paura.

Sabato 26 ottobre i banditi di Barbecue, il capo della coalizione di gang che da marzo ha in mano il paese, sono penetrati in una delle case delle suore missionarie della Carità, la prima delle loro comunità in Haiti, fondata dalla stessa Madre Teresa nel 1979, penetrando nell’ospedale, costringendo all’evacuazione immediata dei malati, saccheggiando, svuotando e bruciando tutto, anche la semplice casa delle suore.

Erano 47 anni che queste missionarie, sempre presenti nei luoghi in cui la gente più soffre, servivano la popolazione locale ricoverando gratuitamente circa 1.500 malati all’anno, terminali e no, di solito quelli rifiutati per vari motivi dagli altri ospedali, e ricevendone circa 30.000 all’anno negli ambulatori per prestazioni mediche gratuite. Le suore sono incolumi, i malati sono stati lasciati uscire senza usare loro violenza, tutto il resto e’ andato perduto. Le suore sono state accolte in un altro dei loro conventi, non lontano da dove viveva sr. Luisa Dell’Orto, la missionaria piccola sorella del Vangelo, Nuova Martire, uccisa il 25 giugno 2022. Il convento depredato e bruciato e’ nello stesso quartiere dove e’ stata uccisa sr. Isa Sola, religiosa spagnola della congregazione Gesù e Maria, il 2 settembre 2016.
Se sentite dire che la situazione ad Haiti e’ migliorata, per favore, non credetelo.
In questi anni di buio continui ad essere il Signore Gesù la Luce che illumina le nostre vite.

Maddalena Boschetti

Fonte: Il Cittadino
I missionari ci scrivono: lettera di Maddalena Boschetti da Haiti
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