Terremoto Haiti: Caritas lancia raccolta fondi e si attiva per la popolazione
Il bilancio provvisorio è di 1.300 vittime, migliaia di dispersi
Caritas italiana, presente ad Haiti dal 2010, si è immediatamente attivata per rispondere ai bisogni della popolazione colpita lo scorso 14 agosto da un fortissimo terremoto di magnitudo 7.2 della scala Richter nel sud-ovest del Paese che a causato, fino ad ora, circa 1.300 vittime e migliaia di persone che hanno perso la casa.
I dipartimenti più colpiti sono Les Cayes e Jeremie, ma il sisma è stato avvertito su tutto il territorio nazionale. Si registrano molti crolli tra cui la cattedrale di Jeremie, dove era in corso una funzione religiosa. “Uno shock terribile”, afferma il direttore della Caritas di Les Cayes raggiunto telefonicamente. La città è stata severamente colpita, molti edifici rasi al suolo, le strade inondate d’acqua. L’allerta tsunami lungo le coste più colpite rimane alta. La comunicazione, soprattutto con le zone rurali, è difficile.
Anche la diocesi di Jeremie rimane isolata al momento. I “Petits frères Sainte Thérèse de l’enfant Jésus” confermano la gravità della situazione. Caritas italiana si trova ad Haiti dal 2010, dopo che un altro grave sisma di magnituto 7.0 colpì la capitale Port au Prince, causando più di 200.000 vittime. Da allora garantisce la sua presenza costante nel Paese con propri operatori, sostenendo la Caritas nazionale e le Caritas diocesane e parrocchiali con interventi di emergenza e ricostruzione, ma soprattutto garantendo un accompagnamento volto allo sviluppo di capacità locali.
Anche in questi giorni Caritas italiana ha espresso “vicinanza nella preghiera e solidarietà ai suoi partner locali, alla Chiesa haitiana e alla popolazione colpita”. Sta seguendo da vicino la crisi e coordinando insieme alle altre Caritas nazionali, interventi efficaci per rispondere alle numerose emergenze in corso. È possibile sostenere gli interventi di Caritas italiana tramite il sito www.caritas.it.
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