Papa Francesco all'udienza del mercoledì: "Tutti siamo debitori di Dio"
Prosegue la meditazione sulla preghiera del Padre Nostro
La catechesi odierna dettata da Papa Francesco nel corso dell’udienza del mercoledì era centrata sulla preghiera del Padre nostro, in particolare sul “rimetti a noi i nostri debiti”.
La preghiera, in quel momento “entra nel campo delle nostre relazioni con gli altri” – ha detto il Papa. Come abbiamo bisogno del pane, che abbiamo chiesto al Padre poco prima, “così abbiamo bisogno del perdono. Ogni giorno”. Perché, chiarisce il Papa “Il cristiano che prega chiede anzitutto a Dio che vengano rimessi i suoi debiti, cioè i suoi peccati”. Anche se fossimo perfetti, “santi cristallini che non deflettono mai da una vita di bene”, aggiunge il Pontefice, “restiamo sempre dei figli che al Padre devono tutto”.
Orgoglio e superbia, ha aggiunto ancora Francesco, sono peccati che non si vedono, che restano nascosti, e che possono contagiare anche persone che vivono una vita religiosa intensa.
Davanti a Dio, dice il Pontefice, tutti sono peccatori, e tutti siamo debitori: “Siamo debitori anzitutto perché in questa vita abbiamo ricevuto tanto: l’esistenza, un padre e una madre, l’amicizia, le meraviglie del creato. Anche se a tutti capita di attraversare giorni difficili, dobbiamo sempre ricordarci che la vita è una grazia, è il miracolo che Dio ha estratto dal nulla”.
La Pasqua che si avvicina – ha concluso il Papa nei saluti in italiano – deve trovare i fedeli preparati “a far nostri i sentimenti di Cristo e a vivere in pienezza i giorni della sua passione e glorificazione”.
Sir
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