Papa Francesco: all’Angelus, “preghiamo per il popolo in Libano che soffre tanto”
L'appello del Pontefice domenica 9 agosto
“La catastrofe di martedì scorso chiama tutti, a partire dai libanesi, a collaborare per il bene di questo amato Paese. Il Libano ha un’identità peculiare, frutto dell’incontro di varie culture, emersa nel corso del tempo come un modello del vivere insieme. Certo, questa convivenza ora è molto fragile, ma prego perché, con l’aiuto di Dio e la leale partecipazione di tutti, essa possa rinascere libera e forte”. È la preghiera pronunciata domenica 9 agosto da Papa Francesco al termine dell’Angelus. Nelle sue parole, un accorato appello alla comunità internazionale, affinché si adoperi per “un generoso aiuto”, ma anche alla Chiesa libanese perché resti “vicina al popolo nel suo Calvario come sta facendo in questi giorni, con solidarietà e compassione, con il cuore e le mani aperte alla condivisione”. “Per favore – ha esortato ancora il Pontefice – chiedo ai vescovi, ai sacerdoti e ai religiosi del Libano che stiano vicini al popolo e che vivano con uno stile di vita improntato alla povertà evangelica, senza lusso, perché il vostro popolo soffre, e soffre tanto”.
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