Papa Francesco: "La Chiesa è una grande scuola di preghiera"
Lo ha affermato nell'udienza di mercoledì 14 aprile trasmessa in diretta streaming
“I cambiamenti nella Chiesa senza preghiera non sono cambiamenti di Chiesa, sono cambiamenti di gruppo”. È il monito del Papa, nella catechesi dell’udienza di mercoledì 14 aprile, trasmessa in diretta streaming dalla Biblioteca privata del Palazzo apostolico. “Il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”, si è chiesto Francesco sulla scorta del Vangelo di Luca: “O troverà soltanto organizzazioni, come un gruppo di imprenditori della fede, tutti organizzati bene, che fanno della beneficenza, tante cose…?”.
“Tutto nella Chiesa nasce nella preghiera, e tutto cresce grazie alla preghiera”, ha spiegato il Papa: “Quando il Nemico, il Maligno, vuole combattere la Chiesa, lo fa prima di tutto cercando di prosciugare le sue fonti, impedendole di pregare. Per esempio, lo vediamo in certi gruppi che si mettono d’accordo per portare avanti riforme ecclesiali, cambiamenti nella vita della Chiesa… Ci sono tutte le organizzazioni, ci sono i media che informano tutti… Ma la preghiera non si vede, non si prega. ‘Dobbiamo cambiare questo, dobbiamo prendere questa decisione che è un po’ forte…’. È interessante la proposta, è interessante, solo con la discussione, solo con i media, ma dov’è la preghiera? La preghiera è quella che apre la porta allo Spirito Santo, che è quello che ispira per andare avanti”. “Come prego?”, la domanda da porsi: “Come dei pappagalli o prego con il cuore? Prego sicuro che sono nella Chiesa e prego con la Chiesa, o prego un po’ secondo le mie idee e faccio che le mie idee diventino preghiera? Questa è una preghiera pagana, non cristiana”. “La Chiesa è una grande scuola di preghiera”, l’esordio di Francesco: “Molti di noi hanno imparato a sillabare le prime orazioni stando sulle ginocchia dei genitori o dei nonni”. “La vita di una parrocchia e di ogni comunità cristiana è scandita dai tempi della liturgia e della preghiera comunitaria”, fa notare il Papa: “E questo è un compito essenziale della Chiesa: pregare ed educare a pregare. Trasmettere di generazione in generazione la lampada della fede con l’olio della preghiera. La lampada della fede che illumina, che sistema le cose davvero come sono, ma che può andare avanti solo con l’olio della preghiera. Altrimenti si spegne. Senza la luce di questa lampada, non potremmo vedere la strada per evangelizzare, anzi, non potremmo vedere la strada per credere bene; non potremmo vedere i volti dei fratelli da avvicinare e da servire; non potremmo illuminare la stanza dove incontrarci in comunità… Senza la fede, tutto crolla; e senza la preghiera, la fede si spegne. Fede e preghiera, insieme. Non c’è un’altra via”.
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