Acqua alta a Venezia: danneggiata anche la Basilica di San Marco
Sopralluoghi del Patriarca Francesco Moraglia alle chiese e alle attività allagate. Caritas Venezia in campo per le persone in difficoltà
Venezia è in ginocchio dopo una notte da incubo: ieri sera alle 22.50 l’alta marea ha segnato il record di un metro e 87. Questa mattina si è registrato un nuovo picco, e in serata ne è previsto un altro.
Nulla lasciava presagire un evento eccezionale come quello di ieri, fanno sapere dall’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Danni pesantissimi in città: magazzini, negozi e case al pianterreno allagati; gondole e barche strappate dagli ormeggi e spinte sulle rive, tre vaporetti affondati in Riva degli Schiavoni, imbarcazioni alla deriva. L’acqua, arrivata all’altezza di un metro, ha invaso anche la basilica di San Marco dove la cripta è stata interamente sommersa; intaccati anche le colonne e i marmi danneggiati che erano stati sostituiti nel 2018. Per valutare i danni il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha inviato gli ispettori dicendosi “pronto a finanziare quanto richiesto dalla Soprintendenza per tutelare la basilica”.
“Stiamo affrontando una marea più che eccezionale, questo è un disastro”, ha detto il sindaco Luigi Brugnaro. Nell’isola di Pellestrina un anziano è morto fulminato, probabilmente mentre cercava di far ripartire le elettropompe nella sua casa allagata.
Mons. Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia, in queste ore è impegnato proprio con il Sindaco in sopralluoghi alle chiese danneggiate e alla città devastata dall’acqua.
Attraverso il settimanale diocesano Gente Veneta, Mons. Moraglia ha comunicato l’immediata mobilitazione della Chiesa di Venezia per fronteggiare i disagi e le difficoltà delle persone colpite dall’acqua alta.
La Caritas veneziana ha messo a disposizione delle persone in difficoltà e di chi ha necessità di un posto letto un numero di telefono da contattare: 334.103.27.14.
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