Pistorius ospite della prima puntata di “Ballando con le stelle” 2012: il posto di un atleta?
L’ottava edizione del fortunato “Ballando con le stelle” (Rai 1, sabato ore 21.10) ha proposto al pubblico degli affezionati un piccolo colpo di scena, ospitando l’esibizione di Oscar Pistorius, l’atleta sudafricano che gareggia nei 400 metri piani con due protesi al posto delle gambe. Lui è simpatico, intelligente e “testone” al punto giusto nel portare avanti la battaglia per i suoi diritti sportivi e personali, ma la scelta di ospitarlo in trasmissione per una prova di ballo ha lasciato aperto più di uno spiraglio al sospetto di una speculazione emotiva ai suoi danni.
La compassata Milly Carlucci, da sempre saldamente alla guida del programma, ha introdotto Pistorius sottolineando la sua umanità e la sua tenacia, fra i giurati Ivan Zazzaroni ha proposto un (inopportuno) riferimento strappalacrime al suo amico Alex Zanardi, che vive una situazione simile. E l’atleta si è esibito con impegno e leggerezza, facendo dimenticare il suo handicap e suscitando il sorriso del pubblico. Ma la retorica della conduttrice e dei giurati che lo ha accompagnato è stata eccessiva. Per l’audience, avranno pensato gli autori, questo e altro…
Fatta la tara alla presenza di Pistorius, la trasmissione – un format di Rai 1 ispirato direttamente a “Strictly come dancing” della Bbc – ha riproposto i consueti elementi del formato ben noto al pubblico: l’accoppiata fra un “vip” e un maestro di danza, la gara anche per i “nip” (not important person), il severo giudizio di Carolyn Smith, Guillermo Mariotto, Fabio Canino e Ivan Zazzaroni, il televoto del pubblico che con il suo verdetto determina di volta in volta l’eliminazione di una coppia.
L’edizione di quest’anno paga un tributo evidente al mondo del calcio, bisognoso di riconquistare un’immagine positiva nel pieno dello scandalo calcioscommesse, facendo scendere in pista gli ex campioni Gianni Rivera, Marco Del Vecchio e Bobo Vieri. Sono loro tre il vero fulcro del programma, mentre gli altri concorrenti, di fama largamente inferiore, si presentano come comprimari e in diversi casi sono perfettamente sconosciuti al grande pubblico. Quasi più noti sono alcuni maestri e maestre, che hanno il compito d’insegnare ai vip a ballare. È il caso di Natalia Titova, compagna di Massimiliano Rosolino e fresca mamma, di Samuel Peron, Yulia Musikhina, Simone Di Pasquale, Raimondo Todaro e Samantha Togni.
Se i limiti principali del programma sono la spocchia di una parte dei giurati e un formalismo scenografico a tratti stucchevole, i suoi punti di forza sono l’agonismo, il meccanismo a eliminazione, l’ambientazione spettacolare-teatrale, l’efficacia della proposta del “dietro le quinte”, l’idea di fondo che per ottenere un risultato non scontato (imparare a ballare) servono comunque impegno, fatica e sudore.
Buona anche l’idea di lasciare spazio a persone comuni, che danzano per hobby senza ambizioni professionistiche ma per puro amore verso questa disciplina. Molti di loro ballano veramente bene e incarnano nel modo migliore il concetto di “dilettante”, inteso come persona che si diletta – si diverte – nel fare ciò che fa.
Il clima da grande festa del sabato sera è corroborato da Paolo Belli che, con la sua Big Band, accompagna dal vivo l’esibizione dei ballerini al ritmo dei brani che sono entrati nella storia della musica, adattati per l’occasione al ritmo di Cha Cha Cha, Paso Doble, Rumba, Samba, Jive, Salsa, Merengue, Tango, Valzer e Quick Step. Pare che la trasmissione abbia favorito negli ultimi anni un boom d’iscrizioni di adulti e bambini alle scuole di danza; anche questo può essere considerato un risultato positivo.
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