Presepi al Santuario della Guardia: il 'Cammino dell'essenziale'
Un percorso di spiritualità
Nei locali attigui al Santuario della Guardia è stata predisposta, come in un percorso ideale, una raccolta di Presepi o di loro scorci donati da privati o da enti e, in una saletta accanto, sono stati collocati i Presepi che nei concorsi degli anni precedenti hanno vinto il primo premio. Il Rettore, Mons. Marco Granara, ha chiamato questo percorso “Il Cammino dell'Essenziale”.
Al Santuario della Guardia, infatti, il Presepio non è soltanto una tradizione secolare, che inizia col santuario stesso, ma un modo speciale di vivere l'Avvento e di prepararsi al Natale. E' il senso della preparazione al Natale della Madonna che nel 1490, prima della Scoperta dell'America, è apparsa su questo monte e ha parlato alla nostra città, dove le cose, come spiegano i libri di storia, non andavano molto bene. “La Madonna si è servita – spiega il Rettore in modo accorato nell'omelia – di un povero contadino di Livellato che, preso da un grande spavento, mentre andava conducendo al pascolo le sue poche pecore, gli apparve in questi posti sperduti”. Lei ha così parlato alla nostra città che, nelle belle giornate noi da qui vediamo fino al mare e talora anche oltre fino alla Corsica, perché voleva guardarla continuamente e proteggerla in uno stretto abbraccio. A lui, che non sapeva nemmeno leggere e scrivere, chiese di aiutarla a ricostruire la nostra Chiesa. Lui rispondeva: “Ma io sono un poveretto”. E la Madonna insisteva: ”Io ho bisogno di te”.
“La storia la sappiamo – continua il Rettore – e arriva fino ai nostri giorni. L'uomo vale per quello che è, e non per quello che ha. La Madonna dice a ognuno che nessuno è un poveretto, perché tutti siamo figli suoi e aspetta che con lei ricostruiamo la Chiesa”.
E' il Magnificat che, in questo tempo d'Avvento, al Santuario della Guardia assume note più vive e più forti: “L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva”.
“C'erano in quella medesima regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge” (Lc 2, 8). Al Cammino dell'Essenziale, nei Presepi meccanici, i pastori si muovono e vanno e vengono dai loro poveri casolari. I pastori, l'ultimo grado della scala sociale: durante tutto il giorno, le loro greggi vagavano al pascolo. Sovente accadeva che sconfinassero nei campi degli altri. Per questo, erano considerati dei ladroni e tenuti in scarsa considerazione. Al tramonto, il gregge veniva raccolto in un recinto, dove spesso venivano raccolte anche greggi appartenenti a pastori diversi. Durante la notte, a turno, uno dei pastori vegliava tutte le greggi per proteggerle dai ladri o dai lupi; gli altri riposavano sotto le tende, pronti a intervenire. “Un Angelo del Signore si presentò davanti loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da un grande spavento, ma l'Angelo disse loro: Non temete. Ecco, io vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi è nato il Salvatore” (Lc 2, 9-10). Ora i pastori, affaticati da un lungo cammino, come coloro che salgono al Santuario della Guardia, stanchi delle tenebre, sostano dove la luce è più viva. Lontano dalla città, tra le mura costruite dai nostri padri, tra queste montagne cosparse della prima neve e intramezzate da una deliziosa vallata, il freddo del Natale è riscaldato da una presenza calda.
E' il Bambino che, al Cammino dell'Essenziale, giace sulla paglia nella mangiatoia del Presepio a grandezza naturale di Pentema, come in quello con le statuine di ceramica di Albisola o in quello in legno d'Africa o in quello di Crevari, e in tanti altri ancora. O anche nel presepio meccanico permanente pazientemente costruito in tanti anni con gusci di noci trovate nei boschi intorno da Gaetano Noli. E la Madonna, Guardia potente, vigile e amorosa, lo contempla.
Ella ci attende, inoltre, al Mercatino della Solidarietà, luogo quasi unico nella nostra città, dove si vendono statuine meccaniche e non, nonché artistici pastorelli per preparare il Presepio con la carta roccia nelle nostre case. Ognuno, prima di Natale, da lei è, infine, invitato a portare qui il suo Presepio per la premiazione dei primi giorni del Nuovo Anno. Anche questo sarà preghiera e un modo per contemplare con Maria la nascita del Signore nella nostra anima.
PierLuigi Pastorino
P.za Santuario N. S. della Guardia 4 - Ceranesi (GE)
Orario Visita Presepe: tutti i giorni dalle 7.30 alle 18.30 - Info: tel 010.72351- www.santuarioguardia.it
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento