In libreria - Lettere - L'amore paterno nel 1943-44
di Franco Guano
"Da bambino ho sempre sognato di scrivere un libro e, rileggendo le lettere e le cartoline riprodotte in queste pagine, ho pensato che raccoglierle in un testo potesse essere un modo per far conoscere ad altri tutto l’affetto e la serenità che mio papà ha donato a me e mia sorella Teresa in un periodo, quello della guerra, certamente difficile per lui, la mamma e per tutti i parenti che ci erano vicini trasformando così quei giorni in tempi felici, almeno per noi due! In effetti, all’età di due – quattro anni, la felicità maggiore è stare con i propri cari quanto più tempo possibile. Per me e le mie sorelle è stato proprio così e, anche quando papà lavorava a Chiavari, è sempre stato presente con le sue lettere e cartoline, piene di raccomandazioni, spiegazioni, insegnamenti e, le chiamo così, comunicazioni di servizio". (dall’introduzione di Franco Guano)
Ecco una preziosa raccolta di lettere e cartoline, testimonianza d’amore e di cura paterna, che lascia una documentazione importante come espressione di se e della propria personalità nel tempo. Il libro raccoglie tutte le lettere scritte da un padre nel 1943/44 ai propri figli, pubblicate in un’era in cui l’ipertrofia degli strumenti multimediali ha cancellato con un colpo di spugna non solo lo scrivere a mano, con tutti i suoi innumerevoli benefici. (…) Ecco un altro elemento cardine nelle lettere scritte e spedite a mano: il tempo. La dimensione dell’attesa del messaggio, che si dilata nel tempo del “viaggio” della lettera, rende il tutto ancora più a misura d’uomo. Il tempo che rallenta e si espande diventa anche visivo, spaziale. Spazio-tempo che si riempie di significato e racconta una storia: quella di un padre innamorato dei propri figli.E mentre “Scrivere è permettere a ciascuno di esistere in modo differente....” (Gao Xingjian, Premio Nobel per la letteratura 2000), così leggere una lettera indirizzata a te è comprendere di esistere per qualcuno in modo differente. Questo è amore, quello vero. (Prefazione di Fiorella Colombo)
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