La parola
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2ª domenica d’Avvento, anno C, Lc 3,1-6

Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

Nel percorso dell'Avvento, siamo accompagnati dalla figura di Giovanni il battista, che immediatamente prepara il popolo d'Israele ad accogliere il Messia ormai presente. Il modo particolare con cui Luca introduce la persona e la predicazione di Giovanni vuole mettere in luce il suo essere profeta, uomo della parola: una parola che investe la vita del Battista, che in lui diviene realtà viva ed efficace. Infatti, secondo lo stile dei profeti dell'Antico Testamento, Luca afferma che 'la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto'.

Nel percorso dell'Avvento, siamo accompagnati dalla figura di Giovanni il battista, che immediatamente prepara il popolo d'Israele ad accogliere il Messia ormai presente. Il modo particolare con cui Luca introduce la persona e la predicazione di Giovanni vuole mettere in luce il suo essere profeta, uomo della parola: una parola che investe la vita del Battista, che in lui diviene realtà viva ed efficace. Infatti, secondo lo stile dei profeti dell'Antico Testamento, Luca afferma che 'la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto'. Siamo di fronte all'irruzione della parola, che proviene dal cuore stesso di Dio, una parola che accade, che trasforma Giovanni nel profeta del Messia, una parola che vive già una prima incarnazione nel cuore del profeta. Qui abbiamo l'indicazione di una strada costante che Dio ha scelto e sceglie per entrare in contatto con gli uomini, fino a noi, ed è la strada della mediazione, rappresentata da uomini reali, toccati e coinvolti dall'iniziativa dello Spirito, che sono, nel tempo, voce dell'Eterno, testimoni del Dio vivente. Certo, questa via raggiunge il suo culmine in Gesù, Parola personale del Padre fatta carne e volto d'uomo, e tuttavia, a partire da Cristo, continuerà ad accadere il dono di uomini e di donne, che nel cammino della Chiesa, sono profeti e testimoni, punti di memoria e di ripresa nei tempo dello smarrimento e della confusine. Luca colloca, in modo solenne, la chiamata di Giovanni nelle concrete coordinate storiche d'Israele, sempre secondo lo stile della vocazione dei profeti dell'antica Alleanza, e richiama, di fatto, una condizione di dominio e di potere che il popolo ebraico sta vivendo, sotto l'impero di Tiberio Cesare, 'mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea', e i vari tetrarchi esercitavano la loro autorità, sotto il controllo di Roma; accanto agli esponenti del potere politico, cita anche 'i sommi sacerdoti Anna e Caifa', uomini compromessi con l'occupante straniero, e che hanno ridotto la stessa carica sacerdotale ad un gioco di potere, a favore delle proprie famiglie. In questo quadro segnato da tante ombre, Dio prende iniziativa, sceglie Giovanni e gli affida il compito d'essere annunciatore di conversione: nessun potere umano può fermare l'opera di Dio, nessuna situazione di sudditanza o di decadenza può impedire che sorga un testimone appassionato come il Battista. Tutto ciò vale anche per i tempi futuri della Chiesa, fino ad oggi, perché la vera riforma del popolo cristiano non è mai stata l'esito di progetti preordinati o di strategie pastorali, ma è sempre accaduta a partire dal dono, sorprendente e imprevisto, di uomini che, chiamati da Dio, hanno preso sul serio una strada di conversione e di santità e sono divenuti, senza volerlo, sorgente di rinnovamento e di ripresa nella fede e nella vita cristiana. In questa luce, la figura di Giovanni che percorre tutta la ragione, e che suscita intorno a sé un movimento di persone e di discepoli, è emblematica dell'agire di Dio, del suo continuo avvento che si fa strada attraverso il dono della profezia, e racchiude l'invito, per noi, a sapere riconoscere chi oggi, nella Chiesa e nella nostra esistenza, ci è dato come profeta e come testimone da guardare e da ascoltare. In Giovanni, poi, noi possiamo percepire la forza che ha la parola di Dio quando viene accolta, nella semplicità e nella radicalità di un ascolto obbediente: Giovanni è raggiunto dallo Spirito nel deserto, luogo del silenzio e dell'incontro, e si lascia plasmare dall'evento della parola, che gli indica la sua missione in Israele. Così, in una condizione di povertà, in un luogo lontano dai centri del potere, apparentemente marginale e ininfluente, il Battista fa risuonare un annuncio forte e pone il gesto del battesimo, 'per il perdono dei peccati': Gesù sceglierà d'iniziare da lì, dal Giordano il suo ministero pubblico, chiamando a sé i primi discepoli. La pagina di Luca ci ricorda le vie di Dio, che sono tanto differenti dalle nostre, e può essere letta anche come richiamo alla speranza, perché, al di là dei nostri criteri e delle nostre analisi, in luoghi che possono sembrare marginali e irrilevanti, Dio continua a suscitare i suoi profeti e a manifestare la forza della sua parola, che avviene e travolge ogni umana resistenza.Corrado Sanguineti

Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
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