La parola
stampa

Il Vangelo di domenica 12 gennaio

BATTESIMO DEL SIGNORE – ANNO C

Il Vangelo di domenica 12 gennaio

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 3,15-16.21-22
 
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

1 ‑ Il battesimo di Gesù ‑ Esso costituisce prima di tutto la presentazione della figura e dell'opera di Gesù: ‘Tu sei il mio Figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto’ - ‘Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto in cui mi compiaccio’. Il Figlio vuole compiacere la volontà del Padre, il Padre si compiace dell’obbedienza del Figlio. E così il battesimo di Gesù è la prima proclamazione solenne e ufficiale della divinità di Gesù: il Figlio di Dio e il Servo del Signore, consacrato alla salvezza dell'umanità. Egli è venuto perché ‘si adempia ogni giustizia per mezzo di Lui’, cioè si ristabilisca nel cuore di tutti gli uomini la perfezione infinita di Dio, violata dal peccato di Adamo ed Eva e dei loro discendenti. Tutto ciò si realizzerà sulla croce, nel suo Sangue, segno dell'Amore giusto e misericordioso di Dio: ‘Costui vi battezzerà in Spirito santo e fuoco’. Ecco il punto di congiunzione fra la giustizia e la misericordia: il fuoco della pietà infinita di Dio.

 

2 ‑ Caratteri della missione di Gesù - Da una parte, Egli si presenterà con la massima dolcezza, comprensione e misericordia: ‘Non alzerà la voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta’, ma dall’altra con fermezza coraggiosa per difendere il diritto degli onesti, dei poveri e dei perseguitati: ‘Affermerà il diritto in faccia a tutti, pagando di persona’. Inoltre la sua missione avrà un carattere universale: ‘Porterai il diritto alle nazioni. Ti ho stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni’. Non più un diritto puramente naturale, ma divino.

 

3 ‑ Il nostro battesimo - Esso realizza tre effetti spirituali: a) la redenzione di ogni uomo dal peccato originale e dalla schiavitù del male: ‘Passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo perché Dio era con lui’; b) la generazione dell'uomo alla vita di Dio: ‘Battezzate tutte le genti nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo’; c) l’unione di ogni uomo al Corpo di Cristo, che è la Chiesa: ‘E’ venuto per formare di due popoli un solo popolo’. Quindi dona una triplice grazia: non commettere più il male, vivere con Gesù e come Gesù, essere parte viva del corpo di Cristo, che è la Chiesa. Ecco la prima catechesi di S. Agostino ai neo-battezzati: ‘Godete e rallegratevi, perché voi non siete più soltanto simpatizzanti di Cristo: voi siete diventati Cristo stesso’ (Commento Vangelo Giovanni 21,8).

 

4 - Punti concreti - Il nostro battesimo non deve restare un episodio lontano e sbiadito, accettato come un dato di fatto, nel quale noi non siamo entrati direttamente. Esso - come la vita con tutte le sue implicanze - è un dono gratuito che va accolto coscientemente e fatto maturare con la collaborazione personale alla grazia di Dio. Essa è necessaria all’uomo e agisce sempre nel suo cuore per liberarlo dal male e farlo crescere nel bene. Quindi il primo compito è quello di lavorare con Dio per conservare intatto il dono della libertà, cioè lo spirito di iniziativa responsabile, lottando contro la concupiscenza o attrazione al male, che insorge dentro e fuori di noi. Il secondo obiettivo è assecondare in tutto l’azione del Signore, che ha indicato a ciascuno una missione specifica da compiere per il bene universale, senza tirarci indietro. Anche la situazione presente del mondo interpella ciascuno perché dia il meglio di sé in famiglia, nella scuola o ambiente di lavoro, in parrocchia.

 

5 - Il punto debole - Purtroppo i genitori non spiegano per tempo ai figli che essi fanno parte di un corpo che è l'umanità intera. Li educhiamo ad essere ‘buoni’ individualmente, non ad amare tutti, senza esclusione di alcuno. Il battesimo è invece proprio il sacramento che ci inserisce in una famiglia universale: la Chiesa. S. Agostino la chiamava semplicemente: la Cattolica! Di fronte a questa realtà, non si possono giustificare certi atteggiamenti dei cristiani, che vivono privatamente la propria vita, e parlano più o meno così: io credo, ma in chiesa non vado perché mi dà fastidio la gente; io faccio il mio dovere, ma non voglio impicciarmi dei fatti altrui.

Fonte: Il Cittadino
Il Vangelo di domenica 12 gennaio
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento