I lettura di domenica 16 aprile - Della Divina Misericordia
Anno A - Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune
Dagli Atti degli Apostoli
At 2,42-47
[Quelli che erano stati battezzati] erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere.
Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli.
Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno.
Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo.
Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.
Il brano – al di là dell’ipotetica situazione reale della comunità primitiva – offre il quadro ideale, progettuale della Chiesa.
Gesù ha promesso la propria assistenza perseverante: “Io sono con voi sino alla fine del mondo” (Mt 28,20). I credenti dunque debbono assimilarsi a tale perseveranza.
Innanzi tutto nell’adesione all’insegnamento degli Apostoli, che Cristo ha deputato a proseguire la sua opera, garantendola pure con “prodigi e segni”. Ma il sostegno interiore alla perseveranza sgorga dall’Eucaristia, celebrata – lo “spezzare il pane” – nelle chiese domestiche – “di casa in casa” – e dalla preghiera comunitaria, “nel tempio”.
E non c’è autentica adesione a Cristo senza amore fraterno. Fraternità piena, concretizzata nella totale condivisione dei beni materiali.
Un modello di vita che non può non attirare attenzione e, conseguentemente,“stima” piuttosto diffusa: “di tutto il popolo”.
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