Comunità di Sant'Egidio: centri estivi "Summer school"

Si apre il periodo estivo, per molti giovani un tempo di ritrovata libertà e un'occasione per rimettersi in moto dopo il difficile anno trascorso. Ma l'estate, tanto agognata, troppo spesso per bambini e ragazzi si traduce in un grande buco nero che inghiotte sogni e opportunità e costringe - o induce - tanti, non meno che nel periodo di lockdown, a rimanere tristemente a casa.
Ed é proprio di fronte alla pressante domanda di incontro e socialità dei giovani, soprattutto in periferia, che la Comunità di Sant'Egidio, a Genova e in molte altre città italiane ed europee, si é interrogata e ha deciso di avviare nei mesi di giugno, luglio e agosto le Summer School, i centri estivi diurni delle Scuole della Pace all'insegna del gioco, dello studio, delle gite e del divertimento.
Quest'iniziativa, resa possibile grazie all'impegno volontario di oltre 200 giovani liceali e universitari della città, fino ad oggi ha coinvolto quasi 400 bambini e adolescenti nei quartieri di Begato, Molassana, Cornigliano, Sampierdarena, Cep e Centro Storico.
Un inizio tanto atteso dai ragazzi, al termine di anno di scuola segnato dalle chiusure e dalle difficoltà nel seguire la didattica a distanza, e una risposta concreta alla povertà educativa, questa volta con il patrocinio dell'Università di Genova e sostegno e la collaborazione degli istituti scolastici.

Nei quartieri di Molassana, Begato, Cep, Cornigliano e Centro Storico i dirigenti, come previsto dal Piano scuola estate 2021 lanciato in aprile dal Ministero dell'istruzione, hanno messo a disposizione delle Summer School gli spazi della scuola per svolgere attività con bambini e ragazzi e aiutarli a recuperare le materie dove sono più carenti.
Un'occasione per far fruttare questo tempo prezioso e impiegare utilmente, nel rispetto delle norme di igiene e di distanziamento fisico, i locali e le aule degli istituti scolastici nei mesi di vacanza.
"La condanna ad un periodo di noia e vuoto che pensa sulla vita di chi è costretto a rimanere a casa con la sola compagnia dei videogiochi e, come spesso accade in periferia, il compito di prendersi cura dei fratelli più piccoli mentre i genitori lavorano, - ha detto Laura Blangetti, studentessa universitaria, da tempo impegnata come volontaria nelle attività della Scuola della Pace - non ha e non può avere l'ultima parola".
Proprio per questo le Summer School di Sant'Egidio vogliono essere "un modo per restituire questo tempo a quanti non hanno la possibilità di viverlo felicemente, un luogo dove imparare, divertirsi e crescere insieme".